venerdì, 26 Aprile, 2024
Società

Draghi condanna annessione russa della Crimea

Nel secondo anniversario della “Piattaforma internazionale per la Crimea”, il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha espresso il fermo sostegno dell’Italia a questa iniziativa e all’Ucraina. Ha anche definito l’occupazione della penisola di Crimea da parte della Russia nel marzo 2014 un atto di aggressione inaccettabile. “Una chiara violazione del diritto internazionale. L’Italia ha costantemente condannato l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia e la graduale militarizzazione della penisola da parte di Mosca”. Così il premier, intervenuto con un videomessaggio al Summit internazionale “Crimea Platform”, lanciato lo scorso anno dalla presidenza ucraina. “Siamo profondamente preoccupati per il peggioramento della situazione dei diritti umani nella penisola e siamo al fianco della comunità tatara di Crimea, contro la violenza e l’ingiustizia di cui soffre”, prosegue il presidente del Consiglio. “La lotta per la Crimea fa parte della lotta per la liberazione dell’Ucraina. Lo scorso febbraio, le forze russe hanno usato la Crimea per lanciare il loro attacco alle regioni dell’Ucraina meridionale, tra cui Kherson. Continuano a usare la Crimea per esercitare pressioni militari su altre aree, in particolare sulle città portuali di Mykolaiv e Odessa”. “Di fronte ai tentativi da parte della Russia di sottomettere altre parti del territorio ucraino, la comunità internazionale non può girarsi dall’altra parte. La Russia deve porre fine alla sua occupazione illegale, ai suoi attacchi brutali contro i civili disarmati. L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina – conclude Draghi -. Siamo con voi nella vostra lotta per resistere all’invasione russa, per ripristinare l’integrità territoriale dell’Ucraina, per proteggere la vostra democrazia e la vostra indipendenza”.

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