venerdì, 29 Marzo, 2024
Politica

La fantasia dei simboli elettorali segno di vitalità democratica

Il cuore della democrazia batte ancora forte se 101 volontari prima di Ferragosto sono entrati nel Palazzo del Viminale per depositare i simboli per la campagna elettorale delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo.

Penso che sia doveroso un sentito ringraziamento a tutte quelle persone, oltre a quelle di rango istituzionale, che hanno voluto dimostrare – col loro esempio di concreta partecipazione – che la democrazia, nonostante
la sua veneranda età ed i numerosi incidenti di percorso superati, goda ancora ottima vitalità.
La sua esistenza poggia sulle garanzie del dettato costituzionale di cui all’articolo 49 nell’affermare che: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico
a determinare la politica nazionale.”

Si tratta proprio di quella libertà che è apprezzata, stimata e rispettata da una moltitudine di italiani,  che ne ama e ne esalta, in particolare, i colori della bandiera e l’Inno di Mameli – riferimenti indelebili della nostra storia e del contributo di sangue dei nostri fratelli per (ri)conquistarla.
Vi sono, anche, tante altre persone che invocano la libertà solamente nei momenti di bisogno, quando qualche diritto viene affievolito ovvero limitato nel tempo e nello spazio, perché in conflitto con quello di altri.

La democrazia è la culla della libertà e di essa, come l’aria, si apprezzano ed esaltano le qualità solamente quando può sembrare a rischio o quando certe agiatezze conquistate – per forza maggiore – vengono contratte anche temporaneamente.

Ne sono palesi e concreti esempi le restrizioni conseguenti alla pandemia da Covid-19 ed le riflesse restrizioni, benché di altra natura ed effetti, indotte dal conflitto Russia-Ucraina, proprio mentre stavamo
affrontando, di comune accordo con Capi di Stato e di Governi, l’universale problema dell’inquinamento dell’ambiente, per la salute degli abitanti, a noi tanto a cuore per aver – proprio di recente – consacrato l’impegno di tutela dell’ambiente e delle diversità in Costituzione. (Art.9 e 41).

Occorrono, quindi, precetti normativi scritti chiaramente e relative sanzioni per i trasgressori: tutto questo è compito della politica attraverso i rappresentanti che il nostro sistema costituzionale ci garantisce, mediante democratiche e libere elezioni.

E proprio i 101 volontari di partiti e Movimenti – in fila presso l’Ufficio elettorale del Ministero dell’Interno – depositando i rispettivi simboli, alcuni dei quali molto stravaganti, sotto cui presenteranno presso la Corte di Appello della Cassazione le singole liste di nomi da sottoporre agli elettori nella competizione elettorale
del 25 settembre prossimo – ne sono una eloquente prova.

Anche i partiti tradizionali, presenti in Parlamento, in virtù del sistema elettorale vigente, hanno rimodulato i loro simboli in virtù dell’aggregazione per la circostanza.

Non tutti, purtroppo, riusciranno a presentare le loro liste perché per la maggioranza vi è il filtro delle firme da raccogliere sui rispettivi territori da parte dei singoli candidati, uno sbarramento non da poco, da adempiere entro domani

Tra le scelte politiche degli elettori, per molti è importante il programma elettorale che ciascuno partito o raggruppamento propone, anche se – come vuole la tradizione politica italiana – in ognuno c’è di tutto un poco, benché con prospettive e vedute diverse.

Gli argomenti cardini e le problematiche che meritano attenzione sono davvero tanti e, sicuramente, quelli che convinceranno di più i cittadini ad andare a votare, specie i giovani, riguarderanno quelli attorno alla famiglia, alla scuola, alla formazione, alla sanità, al lavoro, alla sicurezza e all’ambiente. Per cui si terrà conto, oltre che della credibilità, dei tempi e dei modi per affrontarli e gestirli, con uno sguardo a quante risorse saranno destinate per la sopravvivenza delle fasce deboli e per mantenere e migliorare i beni ed i servizi scaturiti dal progresso tecnologico e scientifico.

In questo contesto storico gli investimenti nel campo della ricerca sono ritenuti di vitale importanza.
I nostri futuri rappresentanti si atterranno alle loro promesse per consentire a tutti una vita sana, dignitosa, decorosa e lontana da tragedie e da conflitti?

Nella nostra Costituzione c’è ancora tanto da attuare intorno alla tutela dei diritti, all’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge ed anche sul fronte dei doveri, possibili da perseguire solamente con una seria, costante e tenace attività educativa, con modelli di prevenzione e repressione appropriati – distintamente da trattare – ed efficaci per fatti illeciti veniali e per quelli efferati ed intermedi, compresi quelli tributari di cui ogni fatto illecito, di norma, ne è l’effetto o la causa.

Intanto è bene ricordarci che viviamo in una Repubblica parlamentare e l’articolo 67 della Costituzione afferma che: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza
vincolo di mandato.”

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