Ogni ora di straordinario dei medici del Pronto Soccorso sarà retribuita 100 euro lordi, come per i cosiddetti medici a gettone. È quanto previsto dall’accordo raggiunto tra la Regione Veneto e le organizzazioni sindacali, che tenta di rendere nuovamente attrattiva l’area di Emergenza-Urgenza dove, tra carenza di personale, turni massacranti, aggressioni e contenziosi, non vuole lavorare più nessuno. Un accordo che la Federazione CIMO-FESMED auspica venga esteso a tutta Italia.
“Ora i termini dell’accordo vanno estesi a tutte le Regioni d’Italia, commenta Guido Quici, presidente della Federazione CIMO-FESMED (cui aderiscono ANPO-ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED). Questa è l’unica soluzione al momento percorribile per frenare la fuga del personale dai Pronto soccorso e l’ingresso del privato nel Servizio sanitario nazionale”.
“Solo così – prosegue Quici – si rende economicamente svantaggioso il ricorso alle cooperative e ai medici dipendenti come “tappabuchi” per garantire i servizi; solo così si inducono le Aziende a bandire i concorsi, e i giovani medici a parteciparvi”. “È giunto il momento – conclude il presidente della Federazione e vicepresidente CIDA – di ricompensare i sacrifici dei medici che lavorano nelle aree più critiche degli ospedali e di porre fine ai gravi disagi subiti dai pazienti a causa della carenza di personale sanitario”.