“C’è bisogno di un Governo che dia risposte nel pieno delle sue funzioni”. È la posizione senza se e senza ma della Cgil che sollecita una rapida soluzione della crisi di Governo perché bisognerà dare risposte ai problemi dei lavoratori, imprese e famiglie.
Straordinaria complessità
“La situazione che attraversa il Paese, l’Europa e il mondo è di straordinaria complessità”, scrive il sindacato di Maurizio Landini, “La pandemia e la guerra hanno fatto esplodere disuguaglianze, ingiustizia sociale e reso evidenti tutte le fragilità di un sistema globale che ha messo ai margini i diritti delle persone e dell’ambiente ponendo al centro le ragioni della finanza e del profitto”.
Famiglie in difficoltà
Per il sindacato c’è una priorità, quella di fermare la spirale dei prezzi che hanno un effetto domino devastante sul sociale. “Una parte sempre più consistente del Paese”, si legge in una nota stampa della segreteria della Cgil, “non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese. Questa è la prima emergenza sociale da affrontare. C’è bisogno di risposte immediate a partire dal mese di luglio e con interventi strutturali.
I temi in discussione
Sui temi messi a punto servono per la Cgil soluzioni rapide. “Sono i temi che abbiamo posto all’ultimo incontro del 12 luglio scorso a Palazzo Chigi: crisi energetica, superamento della precarietà, strumenti fiscali per tutelare i salari e le pensioni dall’aumento dell’inflazione”, elenca il sindacato, “salario minimo e legge sulla rappresentanza, rinnovo dei contratti, politiche industriali, scuola, sanità, una vera riforma fiscale, pensioni, politiche dell’abitare, vecchie e nuove povertà”.
Un Governo che dia risposte
“Per tutto questo”, la nota della Cgil, “c’è bisogno di un Governo che dia risposte nel pieno delle sue funzioni. Bisogna agire subito a partire dalla tutela della parte più fragile e debole del Paese. Serve un confronto per dare risposte urgenti e concrete al mondo del lavoro e ai pensionati, avviare serie riforme strutturali e dare piena realizzazione al Piano nazionale di Ripresa”.
Sia priorità la crisi sociale
Infine il preoccupato appello del sindacato. Siamo rispettosi delle soluzioni che il Parlamento dovrà individuare”, conclude la segreteria della Cgil, “ma ribadiamo con forza che la crisi sociale deve essere la priorità che tutti devono avere presente. Non è il momento di indebolire il Paese e bloccare le riforme”.