martedì, 16 Aprile, 2024
Economia

Brexit: Corte Ue, Regno Unito libero di revocare unilateralmente uscita

Il Regno Unito è libero di revocare unilateralmente la notifica della sua intenzione di ritirarsi dall’Ue. Secondo la sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea, quando uno Stato membro ha notificato al Consiglio europeo la sua intenzione di ritirarsi dall’Unione europea, come ha fatto il Regno Unito, tale Stato membro è libero di revocare unilateralmente tale notifica. Tale possibilità esiste fino a quando un accordo di ritiro concluso tra l’UE e tale Stato membro non è entrato in vigore o, in mancanza di tale accordo, per il periodo di due anni dalla data di notifica del l’intenzione di ritirarsi dall’UE e qualsiasi possibile estensione non è scaduta. La revoca deve essere decisa seguendo un processo democratico in conformità con i requisiti costituzionali nazionali. Questa decisione inequivocabile e incondizionata deve essere comunicata per iscritto al Consiglio europeo. Tale revoca conferma l’appartenenza all’UE dello Stato membro interessato in base a termini immutati per quanto riguarda il suo status di Stato membro e pone fine alla procedura di revoca.

In mancanza di una disposizione espressa che disciplina la revoca della notifica dell’intenzione di recedere, tale revoca è soggetta alle regole stabilite all’art.50, paragrafo 1, TUE per il ritiro stesso, con la conseguenza che può essere deciso unilateralmente, in conformemente ai requisiti costituzionali dello Stato membro interessato. La revoca da parte di uno Stato membro della notifica della sua intenzione di revoca riflette una decisione sovrana di mantenere il suo status di Stato membro dell’Unione europea, uno status che non è né sospeso né alterato da tale notifica.

La Corte ritiene che sarebbe in contrasto con lo scopo dei trattati dell’UE di creare un’unione sempre più stretta tra i popoli europei per costringere il ritiro di uno Stato membro che, dopo aver notificato la sua intenzione di ritirarsi dall’UE in conformità con le sue norme costituzionali e seguendo un processo democratico, decide di revocare la notifica di tale intenzione attraverso un processo democratico. Affermare tale diritto di revocare all’approvazione unanime del Consiglio europeo, come proposto dalla Commissione e dal Consiglio, trasformerebbe un diritto sovrano unilaterale in un diritto condizionato e sarebbe incompatibile con il principio secondo cui uno Stato membro non può essere costretto a lasciare l’Unione europea contro la sua volontà. (Italpress)

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