venerdì, 19 Aprile, 2024
Società

Lauria (Basilicata) non dimentica il sacrificio di Giovanni e Paolo: insieme al Parlamento della Legalità Internazionale

È fiera di avercela fatta Lucia Carlomagno, donna da decenni impegnata nel mondo del sindacato sempre alla luce di una politica del servizio. È orgogliosa della sua Lauria, della gente che le vuole bene e in questi mesi l’ha affiancata a organizzare una Giornata di studi e di riflessione per “non dimenticare” le stragi del 1992 dove il tritolo della mafia colpì nel cuore le Istituzioni uccidendo Giovanni Falcone, Paolo Borsellino con i giovani della scorta.

Domani il Comune di Lauria (Basilicata) ricorda e rafforza il suo impegno per una cultura della Vita e di Amore alla Patria e alla Democrazia. Con Lucia Carlomagno si schiera Giuseppe Petrocelli il Circolo ARCI di Lauria e il Circolo Rocco Scotellaro il tutto con tanto di Patrocinio del Comune. In prima battuta tutta l’Amministrazione Comunale con la sua gente, semplice e motivata, con i giovani, il mondo scuola e tanti che abbattono gli steccati perché il sacrificio di Giovanni e Paolo unisce i cuori e le menti di chi agisce per una cultura di Giustizia e di Legalità pura e apartitica.

“Sono contenta – dice Lucia Carlomagno, in veste sia di Presidente del Consiglio Comunale di Lauria che come Coordinatrice Culturale Regione Basilicata del Parlamento della Legalità Internazionale – di vivere con la mia meravigliosa gente un forte momento di impegno collettivo con lo sguardo puntato a due grandi Uomini che pur sapendo di rischiare molto per le scelte fatte, solo per amore del Paese hanno sacrificato se stessi rimanendo con la schiena diritta e lo sguardo libero”.

Dalla sede di Presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale di Monreale partirà alla volta di Lauria una delegazione insieme a Giampiero Montesanto la moglie e il giovane Giuseppe componete del Parlamento della Legalità studentesco e multietnico. “Sono fiero di partecipare a questo a momento di commemorazione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – dice Giuseppe Montesanto, quattordici anni e fiero di far parte di questo movimento culturale che annovera in Italia migliaia e migliaia di giovani studenti di diverse etnie e religioni – perché sono due siciliani che hanno dato la vita per noi, per aiutarci a costruire un mondo senza violenza e odio. A loro dobbiamo molto”.

Sabato mattina il tutto prenderà il via con un confronto con i giovani studenti dell’Istituto Professionale Socio/Sanitario “Ruggero”. Con i giovani avverrà una prima riflessione che il Parlamento della Legalità Internazionale proporrà per dire con coraggio che “Giovanni e Paolo sono più vivi che mai”.

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