mercoledì, 1 Maggio, 2024
Regioni

Ritardi dei pagamenti servizio sanitario all’attenzione Tar Calabria

CATANZARO (ITALPRESS) – I ritardi nei pagamenti nell'ambito del servizio sanitario regionale e le controversie in tema di accreditamenti e autorizzazioni sono al centro dell'attenzione del Tar della Calabria. E' quanto emerso dalla relazione del presidente Giancarlo Pennetti in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario tenutasi nella sede di Catanzaro. "Sono numerosi i giudizi di ottemperanza – ha affermato Pennetti – relativi ai debiti sanitari che oggi la legge impedisce di riscuotere presso le Asp e gli enti pubblici debitori, benché questi crediti siano stati riconosciuti dal giudice ordinario. La riscossione oggi è impedita in Calabria da una norma che tenta di reiterare, con una durata fino al 2025, il blocco dell'esercizio di azioni esecutive da parte di fornitori, imprenditori e comuni. Questo è un limite difensivo che sarà esaminato nuovamente dalla Corte Costituzionale, perché abbiamo sollevato una questione di legittimità anche di questa norma". Parte del contenzioso è, inoltre, legato all'inerzia nelle decisioni sulle istanze che vengono presentate da strutture del settore privato che vogliono accreditarsi. "Purtroppo i problemi organizzativi dell'ufficio commissariale – ha spiegato Pennetti – scontano un certo scollamento con il Dipartimento competente della Regione Calabria, rendendo difficoltosa la definizione nei tempi di legge di queste istanze. Le amministrazioni vengono condannate per l'inerzia al pagamento delle spese, e quando arriva il provvedimento che chiude questo procedimento c'è sempre un danno. Adesso la catena decisionale si accorcia, la decisione del Governo nazionale di investire direttamente il presidente della Giunta dei compiti del commissariamento e del piano di rientro -è una cosa positiva". Altra questione di rilievo quella delle interdittive antimafia. "Sono raddoppiate nell'ultimo lustro – ha evidenziato Pennetti – da 972 del 2017 si è passati a più di 2 mila dell'ottobre nel 2020 e a 1.789 ad ottobre scorso. Ma non c'è solo il momento preclusivo, si può andare oltre attraverso il controllo giudiziario del Tribunale della prevenzione penale ed una serie di strumenti di prevenzione collaborativa. La nostra legislazione si è arricchita di modalità di contrasto che hanno come finalità quella di verificare la possibilità di recupero di imprese che hanno un impatto importante sul Pil e sull'occupazione". Sui numeri relativi all'organico in servizio, il presidente del Tar Calabria ha commentato: "Un paio di magistrati in più non guasterebbero, i dati ci dicono che noi ci manteniamo abbastanza stabili. C'è stato un calo di ricorsi durante il 2020, l'anno buio della pandemia, adesso stiamo tornando a crescere, noi riusciamo a tenere i tempi medi di definizione dei nostri giudizi di primo grado sull'anno e mezzo. Ma vorremmo fare di più e meglio. Finora i concorsi hanno soddisfatto più le esigenze dei grandi Tar, noi vorremmo arrivare almeno a dieci magistrati. E' importante ricordare a tutti – ha concluso Pennetti – che noi siamo un presidio e un baluardo per la Calabria, per le pubbliche amministrazioni calabresi e per i cittadini che si rivolgono a noi". (ITALPRESS). dio/pc/red 15-Mar-22 17:25

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