venerdì, 26 Aprile, 2024
Società

Fede e politica: servire per essere credibili

Dinnanzi a un panorama offuscato dalla logica del tornaconto, dell’essere tutti per uno uno per tutti contro l’altro, prendendo atto che la pandemia della corsa al potere non conosce tregua né ostacoli e neanche dialogo costruttivo, visto che tanti cittadini sono piombati nella fame più totale (non solo di cibo) e nessuno accende i riflettori sulla condizione di povertà e abbandono che si registra in questo Paese che corre verso orizzonti nuovi, credo che una riflessione vada fatta proprio nel silenzio del proprio animo per essere  parte integrante di una vita che non merita di essere strappata alla Speranza di un domani migliore. Agire da Uomini e Donne di fede è ancora possibile: Madre Teresa di Calcutta, vincitrice del Premio Nobel per la pace sosteneva fortemente e convintamente “Senza Dio, senza preghiera siamo troppo poveri per andare dai poveri”.

Pregare col cuore, confidare e affidare tutto di se con coraggio e senza tentennamenti di paura la propria storia a chi ha dato la vita come dono da tutelare e non come mezzo di veicolazione di un potere effimero che non serve. Il coraggio dell’azione ha necessità di coerenza, preghiera, forza dell’umiltà e della libertà di cuore.

La Politica, che tutti ripudiamo ma che affascina e diventa palcoscenico dell’apparire per chi non sempre riesce a riconoscere la propria identità esistenziale, spesso si presenta come un teatro dove a rate viene detto “Il popolo ce lo chiede, il popolo esige, per rispetto del popolo faremo questo, gli italiani lo chiedono” …ahimè’, il popolo muore, il popolo è bombardato da notizie che frantumano ogni pensiero.

Chiusi nel palazzo , come ai tempi di Erode e Ponzio Pilato, la cultura della vita e il soccorso ai poveri non riesce a fare breccia. Il politico che ama apparire intervistato all’uscita del palazzo non è lo stesso di un Giorgio La Pira, un Alcide De Gasperi, un Pio La Torre, un Gandhi che tra la gente e con la gente levava la voce per chiedere Verità e Giustizia.

La Politica del silenzio, dei patti e dei compromessi offende la dignità di questo Popolo che sta morendo con pandemie di tutti i  tipi: la più spicciola è quella del covid. Pandemia di arroganza, di potere rubato agli ultimi, pandemia di “onnipotenza” di arrivismi venduti a presso di mercato. Riflettiamo: Se fede e politica di “servizio” non iniziano ad essere più credibili con azioni di solidarietà e rispetto della dignita’ degli ultimi, non vedremo mai sorgere dinnanzi a noi il “Sole di Giustizia”. La speranza però è sempre ultima a “ripartire”.

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