domenica, 5 Maggio, 2024
Regioni

Scuola, la Campania si difende “Misure governo inattuabili”

NAPOLI (ITALPRESS) – Vincenzo De Luca e la Regione difendono a denti stretti l'ordinanza numero 1, dello scorso 7 gennaio, con cui il governatore ha disposto la chiusura fino a fine mese delle scuole dell'infanzia, elementari e medie di tutta la Campania. Il team legale di Palazzo Santa Lucia ha presentato al Tar una memoria difensiva in cui vengono riprese tutte le motivazioni che hanno portato alla sofferta decisione di fermare le attività didattiche in presenza. Il primo riferimento del documento è alla "condizione di eccezionale e straordinaria necessità" che risulta attestata, tra l'altro da un "Rt di ospedalizzazione pari a 1,78 che indica il raddoppio dei ricoveri Covid in arco settimanale, dall'esaurimento dei posti letto pediatrici Covid nella regione con popolazione più giovane d'Italia, dal blocco già decretato delle attività sanitarie di elezione e dalla previsione di certo esaurimento dei posti letto di degenza Covid nel breve periodo in mancanza di misure immediate". Ma non è solo sulla base dei dati regionali che Vincenzo De Luca ha basato la sua presa di posizioni. Nella memoria presentata al Tar c'è anche un attacco al Governo, accusato di aver bypassato il Comitato Tecnico Scientifico: "Le misure nazionali – si legge – non sono fondate sul parere del CTS, che non è stato convocato, contrariamente a quanto richiesto da tutte le Regioni per assumere decisioni consapevoli". "Al contrario – prosegue – l'Ordinanza regionale è fondata su un'istruttoria tecnica che tiene conto dei dati più aggiornati della Cabina di regia nazionale, delle valutazioni dell'Unità di crisi regionale e della richiesta di presidi e sindaci che segnalano criticità non risolvibili a breve". Nel documento fornito dalla Campania il veleno è nella coda dove vengono definite "inattuabili e del tutto virtuali" le misure previste dal decreto governativo. Almeno per quanto riguarda il territorio campano, tenuto conto che "vi è impossibilità di assicurare il contact tracing e l'insostenibilità dei carichi da parte delle Asl, attestata dai dirigenti scolastici e da tutti i Direttori generali delle AASSLL campane". "In caso di sospensione dell'ordinanza – avverte l'avvocatura della Regione – vi sarebbe un danno irreparabile per la popolazione giovanile data la previsione del picco dei contagi per fine gennaio, in presenza di una bassissima percentuale di vaccinazione sotto i 12 anni. Le misure previste dall'ordinanza regionale sono equilibrate e proporzionate: tutte le scuole sono aperte, si prevedono solo tre settimane di didattica a distanza per medie inferiori ed elementari. Tre settimane di respiro – si legge nella chiosa finale – per i presidi, i sindaci e le AASSLL che ne hanno fatto richiesta per ampliare la fascia dei vaccinati e scavallare il picco dei contagi". (ITALPRESS). gve/pc/red 10-Gen-22 14:04

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