venerdì, 29 Marzo, 2024
Economia

Gioielli, vendite al top. Federpreziosi: crescita superiore al 2019. Il Presidente Tranquilli: c’è voglia di beni durevoli

Gioielli superstar nei regali del periodo Natalizio e per fine anno. Federpreziosi di Confcommercio calcola che le vendite di gioielli e oggetti preziosi hanno avuto una impennata positiva del 5 per cento rispetto al 2019. L’altra buona notizia per le imprese che le vendite non hanno subito l’attacco dell’E.Commerce.

La ripresa

Per le i gioiellieri si tratta della conferma della ripresa in atto da qualche tempo nel settore. Una crescita “che ha permesso non solo il recupero delle pesanti perdite subite nel 2020 (più del 30%), ma addirittura una crescita rispetto al 2019”.

E.Commerce frenata

Sarà per la natura costosa e delicata degli oggetti, sarà per il piacere di acquisto in gioielleria, di fatto le vendite in presenza nei negozi hanno tenuto testa e alle vendite on line.
“Malgrado l’incremento degli acquisti attraverso l’e-commerce”, commenta il direttore di Federpreziosi-Confcommercio, Steven Tranquilli, “il punto di vendita fisico continua a tenere le posizioni non solo per la gioielleria ma anche per oreficeria e orologeria”.

Negozi che si riorganizzano

I gioiellieri, secondo Federpreziosi hanno avuto la forza di innovarsi e trovare nuova clientela facendo leva sulla riorganizzazione delle imprese che hanno puntato sulla creatività. “Va detto che”, prosegue Steven Tranquilli, “moltissime aziende hanno fatto tesoro dell’esperienza delle mutate tendenze del mercato e delle modalità di acquisto e hanno saputo attivare nuove soluzioni di comunicazione e di vendita integrandole con quelle tradizionali comprendendo che la convivenza di diversi sistemi non solo è possibile ma producente e in grado di generare nuovo business”.

Acquisti di beni durevoli

“Se da un lato la situazione di instabilità ha generato una tendenza ad acquisti più cauti”, continua il direttore dell’associazione dei gioiellieri di Confcommercio, “dall’altra gioca a favore di quelli durevoli, meno ‘volatili’, anche nel campo del lusso. Il consumatore ha comunque dimostrato che non sono venuti meno, anche nella fascia giovane, l’interesse e la propensione per l’acquisto di preziosi: si è manifestata quasi una riscoperta dei loro valori intrinseci – per le caratteristiche stesse dei materiali – al di là di quelli estetici e affettivi. Peraltro”, conclude il direttore di Federpreziosi-Confcommercio, Steven Tranquilli, “se si riscontra la tendenza alla minore propensione verso il gioiello per le occasioni importanti, dall’altro cresce quella per gli oggetti con maggiore portabilità e personalizzazione. Il consumatore vuole l’oggetto da poter indossare in ogni momento della giornata e che al tempo stesso sia una espressione identificativa del suo modo di essere, della sua personalità”.

 

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