venerdì, 19 Aprile, 2024
Agroalimentare

Qualità e sostenibilità dell’alimentazione, al via “Dal Campo al Vassoio”

Fondazione Qualivita e McDonald’s alleati per diffondere fra i più giovani il tema della sostenibilità delle materie prime e della produzione di qualità, come i prodotti DOP e IGP: si chiama “Dal Campo al Vassoio” il nuovo progetto che coinvolge anche il Consorzio Parmigiano Reggiano.

L’iniziativa, che vede la collaborazione di Origin Italia – punta sulla formazione nelle scuole e prevede una campagna digitale di promozione dei valori della sostenibilità. “Dal Campo al Vassoio” si inserisce nel solco di una collaborazione che va avanti fin dal 2008 quando Parmigiano Reggiano DOP fu inserito in un panino McDonald’s a edizione limitata. Da quella data Fondazione Qualivita e McDonald’s hanno unito le forze e, oggi, sono 15 i prodotti a Indicazione Geografica inseriti nei menù. Se si considera che i McDonald’s accolgono ogni giorno un milione di persone, quasi tutte giovani e giovanissime, si comprende come McDonald’s possa giocare un ruolo decisivo nella diffusione di concetti come quello della sostenibilità delle filiere.

A partire da marzo 2022 il Consorzio del Parmigiano Reggiano aprirà le porte dei caseifici ai ragazzi degli istituti alberghieri per un’attività educativa che prevede quindi l’esperienza diretta nelle aziende del Consorzio: “Per noi – ha detto Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – l’iniziativa con McDonald’s è un’operazione straordinaria per dialogare con i millennials con le generazioni Z e X. Possiamo raggiungere un milione di cittadini al giorno per comunicare l’importanza della sostenibilità. Grazie a “Dal Campo al Vassoio” ci sarà la possibilità di vedere i nostri caseifici e di toccare con mano come si fa il Parmigiano Reggiano e cosa c’è dietro. Non è solo un formaggio, dietro ci sono persone, storie, luoghi. Non tutti sanno che per fare il Parmigiano devi usare i foraggi prodotti sul territorio ed è bene sottolineare che la filiera, considerata nel suo intero ciclo, sequestra il 10% in più di carbonio rispetto a quanto emette”.

Il dato citato da Nicola Bertinelli è stato pubblicato a inizio 2021, calcolato con una ricerca scientifica intitolata “Influence of carbon fixation on the mitigation of greenhouse gas emissions from livestock activities in Italy and the achievement of carbon neutrality”, a firma Roberto De Vivo e Luigi Zicarelli. La presentazione del progetto “Dal Campo al Vassoio” è stata anche l’occasione per tornare a discutere del sistema di etichettatura Nutri-score che qualcuno vorrebbe adottare a livello europeo: “Ci sono delle forze in atto a livello internazionale per prendersi un pezzo del mondo del Made in Italy – ha detto ancora Bertinelli – Classificare i prodotti non per come vengono utilizzati all’interno di un modello alimentare ma farlo secondo colori solo perché contengono determinate quantità di nutrienti, vuol dire condizionare il consumatore. Un sistema abnorme dove prodotti sintetici con edulcoranti sono verdi e gli ingredienti della dieta mediterranea hanno colori dall’arancione al rosso.

Ci vuole un sistema di etichettatura che educhi il consumatore su come utilizzare gli alimenti all’interno di uno stile di vita”. L’importanza di cogliere la sfida della comunicazione della sostenibilità delle filiere DOP e IGP è stata sottolineata anche da Dario Baroni, AD McDonald’s Italia: “In questi anni McDonald’s ha portato nei suoi ristoranti tante eccellenze del Made in Italy, come il Parmigiano Reggiano DOP, valorizzandone la qualità verso il grande pubblico, formato anche da molti giovani. Oggi ci troviamo davanti a sfide importanti e sentiamo ancor di più la responsabilità di avere un ruolo attivo nel promuovere il cambiamento e la consapevolezza nei consumatori”. A Baroni ha fatto eco Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita: “Creare una conoscenza diffusa della cultura green sui temi della sostenibilità deve essere l’impegno primario di tutte le imprese perché solo attraverso una vera condivisione dei valori ambientali nella società – soprattutto fra i giovani – si possono favorire i processi di transizione”.

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