giovedì, 28 Marzo, 2024
Salute

Farmacia presidio per cittadini, ora investire risorse Pnrr

Investire velocemente e al meglio le risorse del Pnrr sulla rete delle farmacie, punto essenziale di presidio sul territorio, che hanno saputo affrontare con forza e flessibilità il grande cambiamento causato dalla pandemia. Questo uno degli spunti emersi dal dibattito su “La sanità italiana e la continuità assistenziale ospedale territorio: i farmacisti e le farmacie nei nuovi modelli organizzativi e nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza”, nell’ambito di “FarmacistaPiù”, VIII congresso dei farmacisti italiani.

“La sfida è fare sì che i fondi del Pnrr vengano spesi nel migliore dei modi, e che tutti questi investimenti diano davvero una resa economica importante, nell’efficientamento della rete, della lotta agli sprechi”, ha evidenziato Andrea Mandelli Presidente Fofi (Federazione Ordini Farmacisti Italiani).

“Nel momento in cui il Pnrr darà risorse abbiamo poco tempo per agire. E abbiamo bisogno di valorizzare le reti che esistono per fare le cose bene e in fretta. Dunque è importante valorizzare la rete che già esiste, come quella delle Farmacie. Inutile inventarsi le Case di Comunità che ancora non ci sono”, ha sottolineato ancora Mandelli. Investire, dunque, su una rete ha un “ruolo strategico anche nella sanità del futuro. C’è bisogno di fare squadra, del contributo di tutti per modelli migliori ed efficaci, e in questo ruolo farmacie protagoniste”, ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che ha auspicato “la volontà da parte di tutti di impegnare anche le risorse del Pnrr, una grande opportunità che credo ci debba vedere tutti protagonisti e partecipi, a condividere un percorso, costruire insieme una grande opportunità. Io credo che il potenziamento della medicina del territorio possa passare anche attraverso il potenziamento del ruolo delle farmacie, punto di riferimento per i cittadini in un rapporto di fiducia che deve rappresentare un patrimonio per la nostra comunità”. Una rete già esistente pronta, dunque, a guardare al futuro.

“Le farmacie si sono adeguate in modo straordinariamente rapido, più di qualsiasi altro presidio sanitario nel corso della pandemia”, ha spiegato Marco Cossolo Presidente Federfarma, nel corso del suo intervento. Adesso è necessario sfruttare al meglio il “digitale che è uno strumento, non una finalità, per cercare di avvicinare le cure ai cittadini, per comunicare con il paziente, ma anche per monitorare e seguire l’aderenza alla terapia che è il problema vero della spesa farmaceutica”. “Il ruolo prossimità territoriale si unisce alla prossimità digitale e le farmacie sono pioniere anche da questo punto di vista”, ha sottolineato Anna Lisa Mandorino, Segretaria Generale Cittadinanzattiva ed è dunque questo il “momento opportuno per discutere del nuovo ruolo del farmacista all’interno della ristrutturazione delle cure primarie”, ha aggiunto Nino Cartabellotta, Presidente Gimbe. Adesso c’è “una rete che studia, che è flessibile.

La rete c’è, i professionisti ci sono, la struttura è pronta, resiliente, flessibile, quindi credo dobbiamo concentrarci affinché le risorse vadano nella direzione giusta per lasciare ai nostri futuri cittadini una sanità che sia all’altezza di questa sfida”, l’auspicio di Mandelli. La pandemia ha insegnato che è “necessario un coordinamento sempre più forte, investire sull’organizzazione, sulla sanità di prossimità integrando farmacia, medico di base, facendo rete vera per combattere anche una futura malattia. Perché se si può evitare l’ospedalizzazione è sempre meglio. La farmacia deve essere sempre di più punto di riferimento per la tutela della salute”, ha concluso Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia, intervenuto al termine del panel.

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