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Olio. Sud sale e Nord scende, la prossima campagna in lieve crescita

lunedì, 27 Settembre 2021
2 minuti di lettura

Il comparto olivicolo si prepara all’imminente campagna 2021 e, puntuali, escono i primi dati previsionali sulla produzione di olio di oliva. Secondo Teatronaturale.it, accanto alle luci non mancano le ombre, caldo e siccità hanno spento gli entusiasmi e spaccato a metà l’Italia dell’Olio: se il Sud, in particolare la sponda adriatica, festeggia, il Centro-Nord si lecca le ferite, con cali a doppia cifra ovunque.

La produzione di olio di oliva nel 2021/22 dovrebbe attestarsi sulle 300 mila tonnellate, un dato in lieve crescita, ma inferiore alle attese che auspicavano un sostanzioso rilancio dopo il deludente 2020/21. Sarà la Puglia la regina dell’annata olivicola, con 140 mila tonnellate, quasi la metà della produzione nazionale; Calabria e Sicilia paiono appaiate a 30-35 mila tonnellate, stabili rispetto al 2020. Bene Basilicata, Molise e Abruzzo, con crescita a doppia cifra. Finiscono qui le buone notizie. Più a nord ci si spinge, più i cali sono consistenti: -20/25% in Campania e Lazio, -30/40% in Umbria e Toscana, -80% nel Garda e in Trentino, -40% in Liguria, si salva la Sardegna con un -10%.

Il risultato finale dipenderà dalle desideratissime piogge che potrebbero alleggerire i danni della siccità, ma anche dai possibili attacchi tardivi di mosca che potrebbero pregiudicare qualità e quantità e dalle rese al frantoio. In Spagna il raccolto che sarà stabile o in leggera flessione rispetto allo scorso anno; nel principale Paese produttore mondiale, la produzione dovrebbe attestarsi da 1,25 a 1,35 milioni di tonnellate. Le piogge delle ultime settimane a Jaen e Siviglia hanno salvato la stagione. In Grecia si prospetta una delle campagne più brutte dal dopoguerra, con la produzione che dovrebbe sfiorare le 200 mila tonnellate. Soprattutto a Creta, tradizionalmente il bacino produttivo di olio di qualità greco, la produzione sarà molto modesta, più stabile nel Peloponneso.

Festeggia il Portogallo con una produzione da 140 mila tonnellate (+25%). Caldo e siccità porteranno a un lieve calo in Turchia, (200 mila tonnellate circa), mentre andrà bene in Marocco (+20%), per circa 130 mila tonnellate. In Tunisia campagna normale, da 250 mila tonnellate. In questi Paesi, a salvare la produzione ha contribuito soprattutto l’adozione di nuovi impianti irrigui. Dati che rendono ancora più necessario ed utile il confronto alla prossima edizione di Sol&Agrifood Special Edition (Verona, dal 17 al 19 ottobre, ndr).

Appuntamento altamente professionale, a numero chiuso e ingresso riservato su invito solo agli operatori del settore italiani ed esteri. Nuovi spazi espositivi e aree specifiche dedicate al biologico, saranno alcune delle novità di questa edizione smart della rassegna dell’agroalimentare di qualità, che si terrà in concomitanza con Vinitaly Special Edition. Sol&Agrifood torna al suo format in presenza, confermandosi come evento di riferimento per Olio evo, Cibo e Birra artigianale di qualità e grazie al Progetto europeo BIOLS.EU, con un focus e un’area dedicata al prodotto biologico certificato. Centrale sarà l’area gratuita di speed tasting nella quale tutti gli espositori potranno presentare il proprio prodotto di punta a buyers e food blogger.

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