sabato, 20 Aprile, 2024
Lavoro

Stellantis. Re David (Fiom): “Inaccettabili 1100 esuberi. Il Governo intervenga”

Scontro sindacale duro tra la Fiom-Cgil e la Stellantis. Per il segretario nazionale della Federazione degli operai metalmeccanici è inaccettabile che il gruppo parli di 1100 esuberi nello stabilimento Sevel. Per la leader sindacale il premier Draghi deve convocare l’azienda o “lo scontro sarà inevitabile”.

Stellantis chiede riduzioni

“La Sevel”, scrive la Fiom, “ha comunicato alle Rsa-Fiom un cambio delle turnazioni, riportandole a 15 turni con conseguenze negative sull’occupazione, con 650 trasfertisti che torneranno nei loro stabilimenti di appartenenza e l’interruzione dei contratti di lavoro per circa 300 lavoratori in somministrazione che si sommano ai già 150 mandati a casa nei mesi scorsi”. Per Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, si tratta di un colpo basso e inatteso che apre uno scenario di conflitti. “Tutti i lavoratori in Sevel hanno garantito la produzione dei veicoli commerciali leggeri in un mercato in forte espansione, ma oggi è arrivata la doccia fredda”.

Il ruolo della Polonia

Per il sindacato qualcosa non torna. “Il problema di approvvigionamento di componenti”, osserva la Fiom, “deve essere chiarito perchè riguarda tutto il settore dell’automotive, ma sembra ormai chiaro che lo stabilimento di Gliwice, in Polonia, stia determinando anche nuove strategie da parte di Stellantis e che l’azienda riorganizzando le produzioni mette a rischio la crescita produttiva e occupazionale dello stabilimento Sevel e dell’indotto”.

Il Governo agisca

In questo quadro di incertezze produttive dove è difficile trovare una via d’uscita la Fiom Cgil chiede alcune misure per i lavoratori e al Governo di intervenire per un chiarimento. “E’ urgente stabilizzare i precari e avviare un contratto di espansione per favorire l’aggancio alla pensione dei più anziani”, scrivono Re David e Palma, “la Sevel si aggiunge alla crisi del settore e degli stabilimenti di Stellantis il Governo non può più fare da spettatore mentre l’industria dell’automotive precipita, dopo GKN, Gianetti Ruote, Timken è urgente la riapertura del confronto con i ministeri competenti e a questo punto con il Presidente del Consiglio”.

Per la Fiom non c’è più tempo “occorre convocare le assemblee”, conclude il sindacato, “con le lavoratrici e i lavoratori, mettere in campo iniziative di lotta fino allo sciopero e di farlo con l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali”.

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