venerdì, 26 Aprile, 2024
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Summit Women 20: “Ridisegnare il mondo con la visione delle donne”

Le donne hanno pagato il prezzo più alto della pandemia, tant’è che in Italia il 98% di coloro che hanno perso il lavoro sono donne. Per questo migliaia di esperti provenienti dai cinque continenti si sono riuniti per discutere le questioni più urgenti dell’empowerment sociale, economico e politico delle donne, con l’obiettivo di consegnare un comunicato finale ai leader del G20.

 

Soddisfazione è stata manifestata del presidente del Consiglio Mario Draghi, perché per la prima volta la questione della parità di genere è stata messa al centro dell’attenzione dei rappresentanti dei 20 paesi più industrializzati al mondo.

LE DONNE NON CHIEDONO L’ELEMOSINA

“Il lavoro prima di tutto. Più lavoro di qualità e niente più Gender Pay Gap. E, soprattutto, basta con il lavoro precario e sì alla condivisione del lavoro di cura, alla conciliazione dei tempi di vita – ha spiegato Linda Laura Sabbadini, Chair del Women20, il Gruppo del G20 dedicato alla emancipazione femminile, riunitosi nella tre giorni romana -. La seconda cosa fondamentale è che tutta questa agenda globale sia messa nella declaration dei leader, perché è essenziale che diventi un piano d’azione prioritario, visto che non lo è mai stato. L’uguaglianza di genere non è mai stata al centro dell’agenda! “.

 

IL 50% DEI LUOGHI DECISIONALI ALLE DONNE ENTRO IL 2030

“La ripresa o sarà donna o non sarà sostenibile”, è il messaggio centrale della Dichiarazione dei leader di Roma che intende imprimere una svolta epocale nella storia del G20. Nel “Communiqué” finale si sottolinea il bisogno di investire nella medicina di genere, di garantire uguali diritti di accesso alle finanze per l’imprenditoria femminile, di assicurare l’accesso alle nuove tecnologie per l’upskilling e il reskilling delle donne in campo digitale. Una attenzione particolare è dedicata alla violenza per cui si necessita di politiche sistematiche e permanenti di tutti i governi, come l’investimento in servizi pubblici e delle Ong che garantiscano l’autodeterminazione delle donne.

Anche la transizione ecologia è considerata una grande occasione per le donne ed è necessario dare uguali opportunità nei green jobs. Il lavoro è la pre-condizione dell’empowerment delle donne e della possibilità di essere libere di scegliere. Fondamentale è ridurre il gap lavorativo e salariale con gli uomini, non a loro discapito, ma con l’aumento dell’occupazione femminile. Si chiede un salto di qualità definitivo, che rafforzi le democrazie e migliori la società. “Chiediamo al G20 – conclude il Communiqué – di garantire alle donne il 50% dei luoghi decisionali entro il 2030”. Il documento è stato consegnato dalle delegate del W20 allo Sherpa del G20, l’Ambasciatore Luigi Mattiolo. Il passaggio simbolico della pergamena rappresenta l’impegno del G20, in programma ad ottobre 2021, nel promuovere una ripresa centrata sul protagonismo femminile.

 

 

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