L’autonomia universitaria e la posizione di un paralitico con intelligenza viva
Orlando, quando parlava di istruzione pubblica, si sofferma sullo “studente” e sugli “studi universitari” e, quindi, sull’“istituzione che andava riformata”, “innanzitutto con l’eliminazione dei difetti propri dell’ordinamento universitario degli studi”. Un ordinamento che appariva “frantumato in una molteplicità di insegnamenti sparsi, attivati non ai fini della funzionalità scientifica, ma da motivi spesso ad essa estranei”. Assume rilevo, in questa prospettiva,...