A marzo 2021 l’Istat stima una crescita su base mensile per i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (+6%) che per le esportazioni (+3,2%). L’incremento su base mensile dell’export è dovuto all’aumento delle vendite sia verso l’area Ue (+3,7%) sia verso i mercati extra Ue (+2,6%).
Nel primo trimestre del 2021, rispetto al precedente, l’export aumenta del 2,6%, l’import del 5%.
A marzo 2021, l’export sale su base annua del 28,1%; la crescita è più sostenuta verso l’area Ue (+32,6%) rispetto all’area extra Ue (+23,2%). L’import registra un aumento tendenziale più marcato (+35,1%), con incrementi di analoga entità verso entrambi i principali mercati di sbocco, Ue ed extra Ue.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano macchinari e apparecchi n.c.a (che crescono del +32,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+35,4%), autoveicoli (+80,1%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+43,6%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+57,4%). Solo le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-9,3%) sono in calo.
Su base annua, le esportazioni crescono verso tutti i principali paesi partner; i contributi maggiori riguardano le vendite verso Germania (con un aumento del 30,6%), Francia (+39,0%), Spagna (+37,4%), Svizzera (+35,7%) e Paesi Bassi (+51,6%).
Nel primo trimestre del 2021, la crescita tendenziale dell’export (+4,6%) è dovuta in particolare all’incremento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+13,7%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+8,5%), autoveicoli (+22,3%) e apparecchi elettrici (+14,9%).
La stima del saldo commerciale a marzo 2021 è pari a +5.190 milioni di euro (era +5.701 a marzo 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +7.984 milioni (era +7.707 a marzo dello scorso anno).
Nel mese di marzo 2021 i prezzi all’importazione aumentano dell’1,9% su base mensile e del 4,2% su base annua.
“A marzo prosegue la dinamica congiunturale positiva dell’export, sostenuta dal commercio estero con i paesi sia Ue sia extra Ue.
Nel primo trimestre dell’anno, rispetto all’ultimo del 2020, l’aumento dell’export è trainato essenzialmente dalle vendite verso l’area Ue – commenta l’Istat -. Nel confronto con marzo 2020 – quando anche il commercio con l’estero iniziò a subire gli effetti dell’emergenza sanitaria – la crescita dell’export è molto marcata e diffusa a livello settoriale e verso tutti i principali paesi partner. Le vendite di macchinari e metalli forniscono il contributo più ampio (oltre 9 punti percentuali) al forte incremento tendenziale delle esportazioni.
Anche la crescita su base annua dell’import, più marcata di quella dell’export, interessa in modo generalizzato tutti i settori. Per i prezzi all’import, il rialzo congiunturale è dovuto soprattutto alle dinamiche positive di energia e beni intermedi; su base annua, i prezzi tornano a crescere dopo quasi due anni di variazioni tendenziali negative”.