Un calo di 70 euro per gli acquisti dei saldi. Mentre continua la crescita “forte” degli acquisti on line. Secondo un’indagine Confcommercio sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2021, sei italiani su dieci, questa l’unica buona notizia, faranno spese con una percentuale leggermente in crescita rispetto all’anno scorso. Diminuisce invece, secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, la spesa a famiglia destinata allo shopping scontato stimata in 254 euro contro i 324 euro dell’anno passato, quindi 70 euro in meno. In forte aumento la percentuale dei consumatori che acquisteranno in saldo “online” a discapito dei negozi tradizionali a seguito dei vari lockdown: il 35% di chi farà shopping sceglierà, infatti, la modalità online. In vistoso aumento la percentuale di chi attribuisce maggior importanza al prezzo dei prodotti, a testimonianza delle difficoltà economiche che stanno attraversando le famiglie italiane in questo periodo. Aumenta la percentuale di acquisti di capi di abbigliamento e calzature mentre scende la preferenza per accessori e biancheria intima.
“Le imprese del commercio al dettaglio stanno vivendo un momento di estrema difficoltà”, commenta il Centro studi della Confcommercio, “che si riflette anche nelle aspettative riguardo i saldi: solo il 7,1% dei commercianti ritiene che il proprio negozio sarà visitato in misura maggiore durante i saldi invernali rispetto al gennaio 2020”.
Il 64% dei consumatori, secondo l’analisi della Confederazione, ha dichiarato di avere intenzione di approfittare dei prossimi saldi invernali, l’emergenza sanitaria potrebbe aver portato i consumatori a risparmiare per acquistare a saldo.
Gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente: capi di abbigliamento, calzature, accessori sciarpe e guanti biancheria intima.
In grandissimo aumento la percentuale di consumatori che acquisteranno in saldo online a discapito dei negozi tradizionali.
In vistoso aumento la percentuale dei consumatori che giudica positivamente la qualità dei prodotti venduti a saldo. Aumenta anche la percentuale dei consumatori che attribuiscono maggiore importanza al prezzo dei prodotti acquistati in saldo ma a discapito della ricerca della qualità.
Oltre il 77% dei rispondenti ha dichiarato di sentirsi “molto o abbastanza tutelato”, quando acquistano a saldo, il dato è in forte aumento rispetto al gennaio 2020.