In una coreografica parata militare che ha attraversato il cuore della capitale cinese, il presidente Xi Jinping ha accolto con tutti gli onori Vladimir Putin e Kim Jong Un, ospiti d’eccezione di una giornata che ha mescolato retorica patriottica, dimostrazione di forza e messaggi geopolitici tutt’altro che velati. Sotto un cielo terso e tra le ovazioni di migliaia di spettatori, Xi ha pronunciato un discorso dai toni decisi: “La Cina non si farà intimidire da nessun bullo globale. La nostra amicizia con i popoli sovrani è più forte che mai.” Il riferimento, seppur non esplicito, è parso diretto agli Stati Uniti e ai suoi alleati occidentali, in un momento di crescente tensione internazionale. Putin, al suo primo viaggio ufficiale fuori dalla Federazione Russa dopo mesi di isolamento diplomatico, ha stretto la mano al leader cinese con un sorriso compiaciuto. Kim Jong Un, arrivato con un convoglio blindato, ha assistito alla parata accanto ai due presidenti, applaudendo con entusiasmo il passaggio dei missili intercontinentali DF-41. Non si è fatta attendere la reazione del presidente americano Donald Trump, che su Truth Social ha commentato con sarcasmo: “Salutameli mentre cospirate contro la pace mondiale. Xi, sei il regista di una farsa nucleare.” Il messaggio ha subito acceso il dibattito negli ambienti diplomatici, dove si teme un ulteriore irrigidimento dei rapporti tra le superpotenze. La parata, ufficialmente dedicata alla “Vittoria contro l’aggressione imperialista”, si è conclusa con un volo di droni che ha disegnato nel cielo la scritta ‘Pace e Sovranità’. Un finale paradossale, secondo molti osservatori, in un contesto che sembra sempre più orientato allo scontro.
Pechino mostra i muscoli: Xi accoglie Putin e Kim, Trump attacca
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