martedì, 17 Giugno, 2025
Attualità

Rapporto Caritas: povertà in aumento, record al Nord. Più persone in cerca di assistenza

Il 23,5% ha un lavoro ma non basta. L’impegno della associazione nel tutelare famiglie e soggetti fragili

Sempre più persone in difficoltà si rivolgono alla Caritas. Le fragilità economiche aumentano in modo esponenziale soprattutto al Nord. In generale il 23,5% ha un lavoro ma non basta più per reggere le sorti finanziarie di una famiglia. L’aiuto raggiunge molte persone e, nel complesso, circa il 12% di quelle in povertà assoluta.

Indigenza intermittente e di lunga durata

Nel 2024 i Centri di Ascolto e servizi Caritas hanno accolto 277.775 persone, corrispondenti ad altrettanti nuclei familiari. Un numero in crescita del 3% rispetto al 2023 e del 62,6% rispetto a dieci anni fa (2014). Cala l’incidenza dei “nuovi ascolti” (37,7%, contro il 41% del 2023), mentre crescono le situazioni di povertà intermittente o di lunga durata. Allarmante è l’aumento dei casi di cronicità: oltre un assistito su quattro (26,7%) vive in una condizione di disagio stabile e prolungato.

Nord Italia balzo povertà

Nel rapporto dell’Associazione, i territori con l’aumento più marcato delle richieste sono quelli del Nord Italia (+77%), seguiti da quelli del Mezzogiorno (+64,7%). In generale invece l’età media degli assistiti è di 47,8 anni ma cresce la presenza degli anziani: se nel 2015 gli over 65 erano solo il 7,7%, oggi rappresentano il 14,3% (il 24,3% tra gli italiani). Restano strutturali le difficoltà delle famiglie con figli, che costituiscono il 63,4% degli assistiti.

Un lavoro non basta più

Prevale la fragilità occupazionale: il 47,9% è disoccupato, mentre il 23.5% ha un lavoro che non costituisce un fattore protettivo rispetto alla indigenza. Tra i 35-54enni la percentuale dei ‘working poor’ supera addirittura il 30%.

L’aiuto raggiunge molte famiglie e, nel complesso, circa il 12% di quelle in povertà assoluta (che nel complesso sono 5,7 milioni di individui). Crescono le situazioni di povertà intermittente o di lunga durata. Allarmante è l’aumento dei casi di cronicità: oltre un assistito su quattro (26,7%) vive in una condizione di disagio stabile e prolungato.

Serve un cambiamento reale

Il “Report statistico“, sottolinea il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, “ci consegna le storie di persone che ogni giorno incrociamo nei nostri servizi. Non si tratta solo di numeri, ma di donne e uomini che appartengono alle nostre comunità. I dati ci aiutano a capire, ma non bastano da soli. Ci chiedono di andare oltre una lettura superficiale, oltre l’analisi sociologica. In gioco c’è la vita di chi resta ai margini ed è spesso invisibile. Tra le pieghe di una realtà segnata da contraddizioni e fragilità, si fa spazio un appello alla comunità tutta, interpellata in profondità nella sua vocazione alla corresponsabilità. Scegliamo di stare sulle soglie, di abitarle, di prenderci cura, di favorire processi che non si fermino all’emergenza, ma aprano strade di cambiamento possibile. È questa la nostra responsabilità, ma anche la nostra speranza”.

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