Il mercato del lavoro italiano apre il 2025 con un segnale positivo: il tasso di disoccupazione cala al 6,3%, registrando una diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2024. A rivelarlo sono i dati pubblicati ieri dall’Istat, che evidenziano una crescita dell’occupazione con 145mila unità in più (+0,6%), coinvolgendo sia uomini che donne, lavoratori dipendenti e autonomi. L’incremento interessa tutte le fasce d’età, ad eccezione della fascia 35-49 anni, dove si registra un lieve calo degli occupati. Secondo i dati diffusi, il tasso di occupazione ha raggiunto il 62,8% (+0,4 punti percentuali), segnando una ripresa significativa nel contesto economico nazionale. Anche il numero di persone in cerca di lavoro registra un calo dello 0,6%, pari a 9mila unità in meno. La flessione interessa soprattutto gli uomini e le classi di età più giovani, mentre per le donne il dato rimane stabile. Da sottolineare anche la riduzione del tasso di disoccupazione giovanile, che scende al 18,7% (-0,3 punti percentuali).
Rispetto allo stesso periodo del 2024, si registra un calo complessivo del 10,7% nel numero di disoccupati (-194mila unità), accompagnato da una riduzione dell’1,3% (-158mila unità) degli inattivi tra i 15 e i 64 anni. In termini assoluti, il numero di occupati ha raggiunto i 24 milioni 222mila, con una crescita che coinvolge in particolare i lavoratori con contratti a tempo indeterminato (+702mila) e gli autonomi (+41mila), mentre diminuiscono i lavoratori a termine (-230mila).
Le reazioni della maggioranza
Di fronte a questi numeri positivi, il centrodestra rivendica il successo delle proprie politiche economiche e sociali. Raffaele Nevi, Portavoce di Forza Italia, sottolinea come i risultati dell’Istat confermino l’efficacia dell’azione di governo, ma rilancia la necessità di un ulteriore intervento fiscale per sostenere il ceto medio. La proposta avanzata dal partito azzurro prevede la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 60mila euro, una misura che, secondo Nevi, garantirebbe maggiore potere d’acquisto ai cittadini e incentiverebbe consumi e investimenti. Anche da Fratelli d’Italia arrivano parole di soddisfazione. Saverio Congedo, Capogruppo in Commissione Finanze alla Camera, parla di un “successo clamoroso” che dimostra la capacità del governo Meloni di stimolare la crescita occupazionale e contrastare la disoccupazione. Secondo Congedo, questi risultati evidenziano l’efficacia delle misure adottate dall’esecutivo per rafforzare l’economia nazionale.
Elisabetta Gardini, Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, pone l’accento anche sulla gestione virtuosa dei conti pubblici. Ricorda come, oltre alla crescita dell’occupazione, il governo abbia ottenuto risultati straordinari nella riduzione del deficit, che ha registrato un calo del 3,8%, il più significativo dal 1946, e nel ritorno all’avanzo primario. Gardini sottolinea che, mentre altri Paesi europei faticano, l’Italia sta emergendo con una traiettoria economica positiva che rafforza la fiducia dei mercati.
Settori in espansione
L’aumento dell’occupazione si riflette anche su una ripresa dei prezzi alla produzione dei servizi, che nel quarto trimestre del 2024 hanno registrato un incremento dell’1,3% su base congiunturale e del 4,8% su base annua. Il settore del trasporto aereo ha segnato una crescita significativa, trainato in particolare dal comparto merci, mentre il settore delle telecomunicazioni ha registrato incrementi importanti (+5,4%). Anche i servizi di informazione e comunicazione hanno visto un aumento dei prezzi, con un +5,5% su base annua, mentre il trasporto e il magazzinaggio hanno registrato un rialzo dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. In controtendenza il trasporto marittimo, che ha segnato un leggero calo (-0,5%).
Nel settore dei servizi professionali, scientifici e tecnici, la crescita dei prezzi è stata pari al 2,4% su base congiunturale e al 3,5% su base annua, confermando un trend positivo anche rispetto ai trimestri precedenti. Nel complesso, la dinamica dei prezzi alla produzione dei servizi per il mercato business (BtoB) ha registrato un’accelerazione rispetto al 2023 (+3,6% contro il +3,2% dell’anno precedente).