lunedì, 3 Marzo, 2025
Attualità

Polsi Ambiente 2025. La signora Aspromonte

Verso la la quinta edizione dell’annuale manifestazione

Ecco la quinta edizione di “Polsi Ambiente” (Locride da giovedì 26 giugno a domenica 29 giugno) e con essa un’autentica sfida: la candidatura dell’Aspromonte perché venga ad essa riconosciuta la personalità giuridica.

Si, proprio così: l’Aspromonte – semplicemente ed emblematicamente «la montagna» per i calabresi dalla Piana di Gioia Tauro e da Punta Stilo in giù, fino allo Stretto; o l’«Alpe emigrata in Calabria», secondo una suggestione di cui rivendico la paternità – è il primo sito italiano, per quanto ne sappiamo, che richiede tale riconoscimento.

“La personalità giuridica degli elementi naturali è un concetto, ancora giovane ma profondamente rivoluzionario, che rappresenta una delle risposte più innovative e coraggiose alla crisi climatica e ambientale che il nostro pianeta sta affrontando. Si tratta di un approccio che sfida le tradizionali visioni antropocentriche e offre una nuova prospettiva sulla relazione tra esseri umani e natura”.

Così una giovanissima Matilde Marvasi (mia cugina di settimo grado, una parentela legalmente irrilevante; parentela strettissima per un calabrese), laureatasi lo scorso anno all’Università di Utrecht prima e poi alla LUISS di Roma con una tesi in diritto ambientale tentava di spiegarmi questo nuovissimo e rivoluzionario istituto giuridico.

Molto semplicemente mi ha spiegato che «la personalità giuridica degli elementi naturali consiste nel riconoscere a entità come fiumi, laghi, foreste o interi ecosistemi la capacità di essere soggetti di diritto. Questo significa che tali entità possono avere rappresentanti legali che agiscono in loro nome per tutelare i loro interessi». Una autentica rivoluzione copernicana nella concezione giuridica dell’ambiente e del diritto dell’ambiente.

Così la giovane giurista mi ha illustrato alcuni dei pochissimi precedenti nel mondo. Battipista l’Ecuador; la Spagna primo (ed unico, al momento) paese dell’UE, a riconoscere la personalità giuridica ad un ecosistema naturale: al Mar Menor, la laguna salata più grande d’Europa, devastata da decenni di inquinamento agricolo, urbanizzazione e pratiche non sostenibili.

Nella pratica il riconoscimento della personalità giuridica consente al giudice di tutelare il sito, come si farebbe con un individuo, con un soggetto di diritti: impedendo così deturpazioni ed interventi che lederebbero l’ecosistema. Non essendo questo mio articolo in ambito scientifico mi permetto una semplificazione: la tutela del diritto alla salute ed all’inviolabilità del corpo di un individuo estesa ad un ecosistema.

L’Aspromonte, geo parco UNESCO, parco nazionale italiano, geologicamente non la punta finale degli Appennini, ma una montagna di granito, con enormi monoliti (la favolosa Pietra Cappa, il suo simbolo, è il più grande monolite d’Europa), con la sua incredibile biodiversità e con la mamma di tutte le querce del mondo nel centro di una foresta segreta, si candida.

Non in concorrenza con altri siti, ma da apripista per l’Italia.

Un segno di una istanza di cambiamento che parte dal basso, dai cittadini prima ancora che dalla politica: cittadini che stanno imparando a conoscere i tesori che li circondano e che iniziano a ribellarsi per essere ancora oggi il territorio più isolato d’Europa (la Locride e tutta la costa jonica, come rivendica il movimento “Ultima Spiaggia”, che sarà tra i protagonisti del convegno, con le sua istanze civiche).

Cittadini che rivendicano maggiore presenza dello Stato, inteso non come repressione, ma come soggetto che possa proporre, specie ai giovanissimi, un’alternativa diversa dall’emigrazione e dalla ‘ndrangheta. Un potere centrale che dia segni positivi e che investa in un territorio incredibile e sconosciuto.

Intanto “Polsi Ambiente”, col suo motto di base immutato dalla prima edizione: “ambiente e legalità”, due elementi inscindibili, continua nella sua opera.

Che sarà un piccolissimo ciottolo gettato nello stagno, ma è un inizio. Nel quale noi crediamo. Con quel “noi” mi riferisco agli amici che abbiamo voluto e creduto nell’iniziativa: il Rettore del Santuario della Madonna della Montagna, a Polsi, Don Tonino Saraco; Claudia Salvestrini, direttore del Consorzio PolieCo; Giampiero Catone, direttore de La Discussione; Rosario Condarcuri, direttore de La Riviera; i professori Paola Balducci, Antonio Pileggi e Franco S. Toni di Cigoli; il GAL Terre Locridee, col suo Presidente, Francesco Macrì; Bruno Bartolo, già sindaco di San Luca, che siamo onorati di confermare nel nostro informale comitato esecutivo. Comitato che sarebbe inabile senza l’opera instancabile e volontaria di Piero Schirripa e di Arturo Rocca e senza il sostegno dei sindaci tutti dei comuni della Locride, con quelli di Locri e Siderno in prima fila (ma quest’anno interesseremo tutti i comuni aspromontani). Un benvenuto nella compagnia all’etnobotanico, Prof. Carmine Lupia, prezioso punto di riferimento nello studio dell’eccezionale biodiversità del territorio.

Ne parleremo ancora, di questa quinta edizione (!!!!!) di “Polsi Ambiente” da qui al 26 giugno.

Grazie intanto al quotidiano “La Discussione”, tradizionale organizzatore del convegno; al Consorzio PolieCo, sponsor istituzionale; all’azienda agricola “Barone Macri”, sponsor locale.

Un omaggio sentitissimo e devoto alla Diocesi di Locri- Gerace, cui appartiene il millenario Santuario della Madonna della Montagna, a Polsi, San Luca, Aspromonte: nel quale quest’anno non andremo, perché interessato a lavori di restauro. Ma la “Montagna”, la Signora Aspromonte, non è solo Polsi e ci riserva tanti altri stupori…

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