Il CEO di Alphabet, Sundar Pichai, sta affrontato la sfida di DeepSeek, la start-up cinese che ha recentemente influenzato i mercati statunitensi con la sua app, arrivata al vertice dell’App Store di Apple, superando ChatGPT. DeepSeek ha pubblicato un documento di ricerca il mese scorso, sostenendo che il suo modello di intelligenza artificiale è stato addestrato a costi significativamente inferiori rispetto ad altri modelli leader. Durante un meeting, è stato chiesto al CEO quali lezioni e implicazioni Google può trarre dal successo di DeepSeek per i futuri modelli. Il CEO di Google DeepMind, Demis Hassabis, ha risposto affermando che alcune asserzioni dell’app cinese sono “esagerate”. Ha sottolineato che il costo dichiarato per la formazione AI di DeepSeek era probabilmente solo una piccola parte del costo totale di sviluppo, suggerendo che potrebbe aver utilizzato più hardware di quanto dichiarato e basandosi su modelli AI occidentali. “Abbiamo modelli più efficienti e performanti rispetto a DeepSeek – ha dichiarato Hassabis – Siamo fiduciosi nella nostra strategia e pronti a mantenere la nostra leadership quest’anno”. Tuttavia, ha riconosciuto che i risultati di DeepSeek sono notevoli. Diverse agenzie USA, per motivi di sicurezza, hanno vietato ai loro dipendenti l’uso dell’app cinese. Kent Walker, presidente degli affari globali di Google, ha spiegato di aver collaborato con Hassabis, James Manyika, vicepresidente senior, e altri per un’iniziativa che ha “modificato il nostro approccio” dall’anno scorso. Sono stati rivisti i principi di Ai di Google, stabiliti nel 2018. “Alcuni dei divieti rigidi nella versione iniziale dei principi non si accordano con le conversazioni più sfumate di oggi”, ha detto Walker, riferendosi alle regole del 2018, aggiungendo che “molte cose sono cambiate in questi sette anni” e che la tecnologia si è evoluta, venendo ora utilizzata in contesti molto più complessi.
