mercoledì, 15 Gennaio, 2025
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Benessere aziendale: la chiave per performance migliori fino al 55%

Investire nel benessere dei dipendenti non è solo una scelta etica, ma anche una strategia vincente per le aziende, in grado di migliorare le performance organizzative dal 11% al 55%. È quanto emerge dall’ultima edizione della Global Wellbeing Survey di Aon, leader mondiale nei servizi professionali, che ha coinvolto oltre 1.100 organizzazioni in 46 Paesi per analizzare il rapporto tra benessere della forza lavoro e risultati aziendali. Secondo il report, le aziende che intraprendono iniziative per il benessere dei dipendenti ottengono significativi miglioramenti in termini di resilienza, flessibilità e senso di appartenenza. L’83% delle organizzazioni intervistate dichiara di avere una strategia dedicata al wellbeing, un dato in crescita rispetto al 55% registrato nel 2020.

“Nonostante le sfide attuali, come inflazione, pandemia e incertezze geopolitiche, le aziende continuano a dare priorità al benessere dei dipendenti. Questo non solo aiuta ad attrarre e trattenere i talenti, ma contribuisce anche alla costruzione di una forza lavoro resiliente”, ha affermato Stephanie Pronk, Senior Vice President di Health Solutions per Aon.

Focus Europa/UK

L’indagine ha analizzato specificità regionali, con l’Europa e il Regno Unito che puntano su tre priorità per i prossimi cinque anni: attrazione e fidelizzazione dei talenti; promozione del benessere fisico, emotivo, sociale, professionale e finanziario; controllo dei costi e miglioramento dell’efficienza. I dati rivelano che il 37% degli intervistati considera “buono” il livello di benessere complessivo dei dipendenti, mentre il 33% lo definisce “molto buono”. Tuttavia, l’area presenta alcune criticità, come la gestione delle “esigenze generazionali” legate all’invecchiamento della popolazione e il punteggio più basso globale in iniziative per il benessere emotivo.

L’Italia

Luca Morandi, Amministratore Delegato di Aon Advisory & Solutions Srl, sottolinea l’importanza di un approccio olistico: “Le iniziative di wellbeing, se integrate in una strategia chiara e articolata, rappresentano un asset strategico per le aziende. Ascoltare attivamente le esigenze dei dipendenti è essenziale per prendere decisioni consapevoli e migliorare produttività ed efficienza”.

La ricerca mette in evidenza un cambiamento culturale: il benessere non è più visto come un costo, ma come un investimento con ricadute positive sulla produttività e sul clima aziendale. Con programmi mirati e un approccio data-driven, le aziende possono creare un ambiente di lavoro sostenibile, capace di rispondere alle esigenze dei dipendenti e alle sfide di un mercato in continua evoluzione.

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