giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Israele mette al bando l’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti ai rifugiati palestinesi

Il parlamento israeliano ha approvato, lunedì, un divieto sulle attività dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’ente principale di aiuti umanitari a Gaza. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rilasciato una dichiarazione riguardo la nuova legge, ribadendo le accuse secondo cui i dipendenti dell’UNRWA parteciperebbero ad attività terroristiche nella regione. Un’indagine interna ONU si è conclusa ad agosto. L’agenzia ha riportato che, se le prove fossero confermate, nove dipendenti potrebbero essere stati coinvolti nell’attacco del 7 ottobre contro Israele. Il commissario generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, ha dichiarato che i contratti di quei dipendenti verranno rescissi. L’ufficio di Netanyahu ha sottolineato che il personale dell’UNRWA “deve essere ritenuto responsabile”. “Nei 90 giorni precedenti e successivi all’entrata in vigore di questa legge, collaboreremo con i nostri partner internazionali per garantire che Israele continui a facilitare l’assistenza umanitaria ai civili di Gaza senza compromettere la sicurezza del paese”, si legge nella dichiarazione. Lazzarini ha criticato la decisione del parlamento israeliano, affermando su X che viola la carta delle Nazioni Unite e “crea un precedente pericoloso”. “Questo è l’ultimo atto di una campagna volta a screditare l’UNRWA e delegittimare il suo ruolo nell’assistenza ai rifugiati palestinesi”, ha scritto Lazzarini. L’UNRWA, fondata nel 1949, fornisce assistenza ai rifugiati palestinesi in Cisgiordania, Gaza, Giordania, Libano e Siria. Alcuni critici israeliani sostengono che l’agenzia perpetui una falsa narrazione sui rifugiati palestinesi. Lazzarini ha risposto dicendo: “Porre fine all’UNRWA non cambierà lo status di rifugiati dei palestinesi, protetto da una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite finché non si troverà una soluzione giusta e duratura”.

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