venerdì, 22 Novembre, 2024
Attualità

Meloni: “Il pensiero di Enrico Mattei rivive nel Piano a lui dedicato”

Le istituzioni ricordano il fondatore dell’Eni a 62 anni dalla sua scomparsa

Il 27 ottobre 1962 segna un anniversario significativo per l’Italia: la scomparsa di Enrico Mattei, un imprenditore e un visionario che ha saputo immaginare un futuro prospero per la sua nazione. Mattei è ricordato non solo come il fondatore dell’Eni, ma anche come un pioniere della cooperazione internazionale nel settore energetico, capace di intuire l’importanza strategica delle risorse e delle alleanze. E ieri non sono mancati i ricordi a lui dedicati, a partire dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che lo ha commemorato attraverso un post su X, ricordando il suo ruolo cruciale nello sviluppo economico dell’Italia: “Un grande italiano, un visionario che prima di tutti ha creduto nella capacità produttiva ed economica della nostra Nazione”, ha scritto il Premier, sottolineando la lungimiranza di Mattei e il suo impegno per il bene comune. Meloni ha rimarcato come Mattei avesse compreso che la cooperazione con altri Stati non solo avrebbe generato ricchezza, ma avrebbe anche rappresentato un’opportunità di crescita per i popoli e i territori coinvolti. Per il Primo Ministro, a distanza di 62 anni dalla sua morte, il pensiero di Mattei risuona con una forza particolare. La sua eredità vive attraverso iniziative come il ‘Piano Mattei’, lanciato dal governo attualmente in carica, che si propone di rinnovare e intensificare le relazioni energetiche con i partner africani. Un Piano fortemente voluto sin dall’insediamento dell’esecutivo, visto come un’opportunità per scrivere una nuova pagina di collaborazione e sviluppo economico, richiamando lo spirito di cooperazione e innovazione che Mattei ha incarnato.

Indipendenza energetica

La figura di Mattei è stata ricordata anche dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana che ha parlato di un uomo che ha segnato la storia italiana con la sua straordinaria visione e il suo coraggio, una persona di fede cattolica che si distinse per la sua determinazione nel perseguire l’indipendenza energetica del Paese, diventando un simbolo di innovazione e resilienza: “Il suo pensiero e la sua azione rimangono un libro aperto da cui attingere anche come fonte di ispirazione per le sfide attuali e del futuro”. Per il Presidente del Senato Ignazio La Russa il ricordo di Mattei continua a brillare come simbolo di innovazione e coraggio: “La sua eredità resta viva come esempio di innovazione, coraggio e dedizione alla comunità nazionale”.

Il Viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava ha ricordato il suo impatto duraturo, sottolineando come Mattei abbia sfidato le convenzioni e lottato con determinazione per un’Italia indipendente e competitiva nel panorama energetico mondiale. Gava ha sottolineato che, a distanza di 62 anni dalla sua morte, le idee di Mattei continuano a ispirare chi lavora per un’Italia più forte e giusta. Tommaso Foti, Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, ha sottolineato come la capacità di Mattei di intuire l’importanza dell’autonomia energetica e della cooperazione tra Stati renda il suo pensiero ancora attuale e una fonte di ispirazione per il governo Meloni. Con la sua visione imprenditoriale innovativa, MATTEI ha tracciato un percorso che continua a ispirarci ancora oggi”, il pensiero del Ministro del Made in Italy Adolfo Urso.

Bonelli critica Meloni

Tramite una nota, Angelo Bonelli, Co-portavoce di Europa Verde e Deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha critica Giorgia Meloni per aver omesso nel suo tributo a Mattei il riconoscimento del suo ruolo di antifascista e partigiano. Bonelli ha sottolineato come Mattei fosse un rappresentante dei ‘bianchi’ nel Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, contribuendo significativamente alla lotta contro il regime fascista. Bonelli ha definito “vergognoso” il fatto che il Premier non abbia menzionato il legame di Mattei con la Resistenza, evidenziando come questa omissione dimostri una mancanza di volontà da parte del Primo Ministro di dichiararsi antifascista e di condannare il periodo storico del fascismo: “Si insiste nello sfruttare il nome e la storia di Enrico Mattei per giustificare quello che, nei fatti, è il Piano Eni-Meloni”, denunciando in pratica l’approccio predatorio del governo italiano nei confronti dell’Africa.

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