L’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale statunitense ha informato, martedì, l’ex presidente Donald Trump riguardo minacce specifiche dell’Iran di assassinarlo per destabilizzare gli Stati Uniti. Steven Cheung, portavoce della campagna elettorale del tycoon, ha aggiunto che “gli attacchi coordinati sono aumentati negli ultimi mesi e le forze dell’ordine stanno lavorando per proteggere Trump e garantire elezioni libere da interferenze”. La missione iraniana presso le Nazioni Unite a New York non ha risposto immediatamente alle richieste di commento. Ddl sulla protezione dei candidati Quest’anno, i servizi segreti hanno aumentato la sicurezza attorno a Trump dopo che l’amministrazione Biden aveva ricevuto informazioni su un presunto complotto iraniano per ucciderlo. L’incremento della sicurezza è avvenuto pochi giorni dopo l’attentato del 13 luglio a Butler, Pennsylvania. I funzionari hanno affermato che non c’era alcun collegamento con il complotto iraniano. La missione iraniana ha respinto le accuse di complotto definendole “infondate e malevole”. Trump ha dichiarato al Daily Mail di rifiutare i briefing di intelligence per non essere accusato di fughe di notizie. Non è chiaro se Trump abbia ripreso i briefing regolari. Un secondo attentato è avvenuto il 15 settembre a West Palm Beach, Florida. Il sospettato, Ryan Routh, è stato arrestato e accusato di tentato assassinio di un candidato alla presidenza. Martedì, il Senato ha approvato all’unanimità un disegno di legge che garantirebbe ai principali candidati alla presidenza lo stesso livello di protezione del presidente. Il ddl ora passa alla Casa Bianca per la firma di Joe Biden. La campagna di Trump ha accusato l’Iran di un tentativo di hacking a giugno, confermato poi dalle agenzie statunitensi. Recentemente, le agenzie di intelligence hanno affermato che attori iraniani hanno hackerato la campagna del tycoon e inviato documenti ai collaboratori della campagna di Biden. L’Iran ha negato le accuse, definendole “totalmente infondate”.
