venerdì, 20 Settembre, 2024
Ambiente

Maltempo. Musumeci: “Disposti a dichiarare lo stato di emergenza”

In Emilia-Romagna e nelle Marche ancora allerta rossa. Lollobrigida: “Ci saranno risposte immediate”

“Ho confermato la disponibilità a valutare la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza, qualora la Regione decidesse di presentarla formalmente”. Questa la dichiarazione rilasciata dal Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, durante la conferenza stampa indetta ieri, a Palazzo Chigi, in merito all’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna e le Marche.

Nessuna polemica

“Ho contattato l’assessore Irene Priolo – ha proseguito Musumeci – attuale Presidente della Regione Emilia-Romagna facente funzione, per esprimere la mia solidarietà personale e quella del governo” . Rispondendo, poi, alle critiche mosse anche dalla stessa Priolo, il Ministro ha chiarito che “non intendo farmi coinvolgere nelle polemiche che qualcuno, forse spinto dalla prossima campagna elettorale per le regionali, vorrebbe sollevare. Il Governo è pienamente disposto a collaborare con la Regione Emilia-Romagna – ha spiegato – perché siamo convinti che ai cittadini importi poco delle dispute politiche quando si trovano a fronteggiare l’acqua nelle proprie case e nelle strade. Nessuno spazio per polemiche politiche”.

Risposte rapide e immediate

Sull’allarme maltempo, che ha visto l’allerta rossa protrarsi anche alla giornata di oggi, è intervenuto anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il quale ha osservato come “dobbiamo attendere i risultati e, come di consueto, cercheremo di intervenire prontamente, iniziando con il supporto della Protezione Civile. Sono sicuro che il collega Musumeci si stia già attivando per mettere al sicuro le persone, successivamente occuparsi dei beni e riparare i danni”, ricordando come “durante la scorsa alluvione siamo intervenuti con tempestività, anche mobilitando fondi significativi. Con il Commissario Figliuolo, che si è dimostrato particolarmente efficiente, siamo fiduciosi che le risposte saranno rapide e immediate anche questa volta”.

Il Ministro Crosetto

Sulla stessa linea il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale ha garantito il pieno sostegno alla Protezione Civile, mettendo a disposizione mezzi e personale delle Forze Armate per assistere la popolazione. Elicotteri dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare sono già intervenuti per soccorrere i cittadini e portarli in aree sicure, dichiarando come “anche questo è la Difesa, sempre al servizio della popolazione”.

Le critiche della Priolo

Le maggiori accuse sulla situazione sono arrivate in particolare da Irene Priolo. La Presidente facente funzione ha criticato la destra accusandola di “diffondere fake news e sfruttare l’emergenza a fini elettorali”. Ha aggiunto che “è indecente che, dopo aver centralizzato la gestione della ricostruzione a Roma, ora scarichino tutte le responsabilità sul territorio, sia dal punto di vista istituzionale che morale”.

Ha poi spiegato che “i fondi stanziati dal Commissario sono stati tutti impegnati”, e quelli non ancora liquidati riguardano cantieri in corso o completati, ma in fase di collaudo. Ha precisato che “dopo l’emergenza sono stati avviati 402 interventi di ripristino del territorio, di cui 130 già completati, 158 in corso e 114 in progettazione”, per un totale di circa 343 milioni di euro.

“Gli interventi urgenti – ha proseguito – sui fiumi sono tutti completati o in fase di realizzazione”, con 152 progetti per oltre 137 milioni di euro, mentre ci sono “298 interventi di difesa idraulica, di cui 148 già conclusi”, per un totale di 267,5 milioni. Ha anche menzionato che “sono stati previsti 3.369 interventi sulla rete viaria per oltre 790 milioni”.

Priolo ha concluso ricordando che “gli interventi realizzati finora erano volti al ripristino delle infrastrutture esistenti”, ma che “sono necessari interventi strutturali di più ampio respiro”. Questi, ha detto, sono inclusi nel piano di ricostruzione concordato con il Commissario, e “attendiamo con impazienza che venga approvato”, concludendo con l’aggiungere che “serviranno miliardi di euro e ci aspettiamo che il Governo non respinga queste richieste, già quantificate anche alla Commissione Europea”.

Le reazioni in Parlamento

A parlare dai banchi della maggioranza è stato in particolare Tommaso Foti, Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, per il quale “Fratelli d’Italia esprime piena solidarietà alle popolazioni, colpite da una nuova alluvione a soli 16 mesi di distanza dalla precedente. Il partito sottolinea che gli attacchi delle sinistre rivolti al governo Meloni sono del tutto infondati. Secondo Fdi, l’esecutivo ha adempiuto completamente ai propri doveri, mentre le mancanze sarebbero da attribuire ad altri, a cominciare dalla Regione Emilia-Romagna”.

Di parere opposto la senatrice Sandra Zampa, Capogruppo del Pd in Commissione Affari sociali. “Mentre chiunque abbia a cuore la situazione in Emilia Romagna si sta impegnando per sostenere le persone più colpite – ha spiegato – esponenti della destra preferiscono attaccare gli amministratori locali, ignorando che tra loro ci sono anche sindaci del loro stesso schieramento, e che situazioni simili si verificano anche in regioni governate da loro, come le Marche. È chiaro che l’intento è quello di distogliere l’attenzione dalle gravi carenze del governo Meloni in merito ai risarcimenti e alla mancata distribuzione dei fondi del Pnrr destinati alla sicurezza idrogeologica”.

Stesso pensiero per la senatrice di Avs Aurora Floridia, la quale ha ricordato come “sono ormai due anni che chiediamo al governo Meloni di dare priorità all’emergenza climatica nell’agenda politica. Oggi, interi territori, a cui va tutta la nostra solidarietà, sono messi in ginocchio dal maltempo. Ora il Governo deve chiarire quante risorse intende destinare nella prossima manovra per sostenere politiche di adattamento climatico”.

Gli ultimi aggiornamenti

In Emilia-Romagna, le esondazioni hanno interessato fiumi come il Lamone, il Senio, il Marzeno e l’Idice, con il Lamone che ha rotto gli argini a Bagnacavallo, nella frazione Traversara, sommergendo strade e abitazioni. Molti residenti sono stati soccorsi sui tetti tramite elicotteri dei vigili del fuoco. Due persone risultano disperse nella stessa zona, dove si sono verificati crolli di edifici. Gli sfollati nelle zone più colpite sono circa un migliaio, e molte persone hanno passato la notte in rifugi di emergenza allestiti in scuole e palestre.

In tutta la regione, le autorità hanno disposto l’evacuazione di diverse aree, mentre il livello dei fiumi ha superato i massimi storici. Il fiume Senio ha registrato picchi di piena eccezionali, mentre le zone di Lugo Sud e Lugo Est sono state particolarmente colpite a causa di una rottura dell’argine a Cotignola. La circolazione ferroviaria è stata sospesa in diverse tratte, tra cui Forlì e Faenza, Ravenna e Ferrara, e Ravenna e Castelbolognese, con oltre 14 treni ad alta velocità cancellati e numerosi disagi per i pendolari.

Anche le Marche stanno affrontando gravi criticità. L’esondazione del torrente Aspio ha causato allagamenti nelle zone di Falconara Marittima e Castelferretti, con diverse strade sommerse e numerose abitazioni evacuate. A Osimo, sei famiglie sono state fatte evacuare a causa di una frana. Le piogge torrenziali hanno ingrossato fiumi e torrenti, causando disagi anche nella viabilità e blocchi su alcune tratte autostradali.

Il ciclone ‘Boris’ ha portato accumuli di pioggia eccezionali, con picchi di oltre 250 millimetri in 36 ore sull’Appennino bolognese e romagnolo. L’allerta rossa rimane attiva per l’intera regione Emilia-Romagna e parte delle Marche, con la situazione che resta critica, con il rischio di ulteriori frane e smottamenti nelle zone collinari e montane.

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