venerdì, 22 Novembre, 2024
Lavoro

Incidenti sul lavoro, l’edilizia è il settore più a rischio

Filca-Cisl: “Sfruttare il quadro normativo per garantire la sicurezza“

Negli ultimi anni l’Italia ha assistito a un preoccupante aumento degli incidenti nei cantieri, spesso con esiti tragici. Si tratta di un allarmante trend ha spinto i sindacati, in particolare la Filca-Cisl, a intensificare il proprio pressing sul governo affinché venissero adottate misure urgenti per garantire la sicurezza dei lavoratori. Il risultato è stato il decreto legge 19/2024, successivamente convertito nella legge 56/2024, che introduce importanti novità nel settore della sicurezza sul lavoro.

Misure importanti

Enzo Pelle, Segretario generale della Filca-Cisl, ha commentato positivamente queste nuove misure, sottolineando però la necessità di una loro pronta e concreta applicazione: “Si tratta di misure importanti ma che bisogna mettere a terra, per fare in modo che la qualità del lavoro sia davvero la priorità”, le sue parole affidate a una nota stampa. Il sindacalista ha puntato il dito contro il fenomeno scatenato dal Superbonus 110%, un incentivo che, sebbene abbia contribuito alla ripresa del settore edilizio, ha anche portato all’apertura di molte nuove imprese da parte di persone poco esperte del settore. Molte di queste aziende sono state poi costrette a chiudere una volta esauriti i fondi: “Gli incentivi hanno provocato una corsa ai lavori, con un aumento vertiginoso di infortuni e decessi nei cantieri”, ha spiegato Pelle, evidenziando come la Filca-Cisl avesse già da tempo sottolineato la necessità di una regolamentazione più rigorosa.

I numeri

I dati sono preoccupanti: nel primo quadrimestre del 2022 si è registrato un aumento degli infortuni pari al 48,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento del 2,2% dei decessi. A questi numeri già drammatici, vanno aggiunti gli incidenti non dichiarati, che rimangono al di fuori delle statistiche ufficiali. Pelle ha poi messo in evidenza il ruolo cruciale della qualificazione aziendale e della trasparenza nell’ambiente di lavoro come strumenti di contrasto agli infortuni. Ha inoltre sottolineato l’importanza della manodopera straniera nel settore edilizio italiano, che rappresenta il 37,73% del totale degli addetti, con una quota significativa di lavoratori impiegati nel sommerso, un fenomeno che si stima coinvolga il 18% della forza lavoro complessiva.

Strumenti normativi

Il decreto legge 19/2024 ha introdotto sanzioni più severe contro il lavoro irregolare, ma secondo Pelle è fondamentale concentrarsi su strumenti normativi che promuovano la qualificazione e l’innovazione. La legge, infatti, equipara le tutele previste per i lavori pubblici anche ai contratti privati e introduce la Patente a crediti, un sistema ideato dalla Filca-Cisl oltre vent’anni fa, che entrerà in vigore dal prossimo 1° ottobre.

Un altro tema centrale per Pelle è la necessità di intervenire sul subappalto, un sistema che, se mal gestito, può generare confusione e complicazioni nell’assegnazione delle responsabilità, ostacolando le imprese che investono nella formazione e nella crescita tecnologica. “La revisione del Codice degli Appalti, la concreta applicazione della Patente a crediti e una vigilanza rigorosa sui cantieri privati sono passaggi imprescindibili per costruire un mercato del lavoro sicuro e regolare”, ha aggiunto il segretario generale della Filca-Cisl. “Solo così possiamo garantire una competizione tra imprese basata su criteri di qualità e correttezza, proteggendo i lavoratori e migliorando la sicurezza nei cantieri”, la sua chiosa.

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