Cia-Agricoltori Italiani, dando voce ai tanti timori degli operatori della filiera canapicola industriale del Paese, esprime preoccupazione per l’emendamento al Ddl sicurezza su “Misure aventi a oggetto le infiorescenze della canapa e dei prodotti da esse derivati”. “Stupefacente” per Cia è più che altro il coinvolgimento pretestuoso di migliaia di imprenditori agricoli in un disegno di legge governativo che si occupa di sicurezza più indicato per i blocchi stradali. I limiti sulla produzione di un settore da 500 milioni di fatturato su base annua, con 30 mila occupati in tutta Italia, in continua espansione con tassi di crescita importanti e un forte protagonismo, soprattutto tra l’imprenditoria giovanile rischiano di fatto di bloccare produzioni industriali e artigianali di eccellenza per la bioedilizia, il tessile e la cosmesi.
Valorizzare un prodotto
“Siamo di fronte a un emendamento molto penalizzante per gli agricoltori che nel corso degli anni hanno investito in una cultura legale e ad alto valore aggiunto- commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – Si rischiano pesanti ricadute su filiere agroindustriali di eccellenza come la cosmesi, il florovivaismo, gli integratori alimentari, l’erboristeria che nulla hanno a che fare con le sostanze stupefacenti”.
Nel Ddl si fa inoltre riferimento al simbolo a cui spessissimo sono rappresentati i prodotti a base di canapa, la foglia a sette punte: punibile con il carcere da 6 mesi a 2 anni, e una multa fino a 20mila euro, chi diffonde immagini che riproducano, anche in forma stilizzata, la pianta di canapa. Il risultato sarebbe di considerare promozione di sostanze stupefacenti la presenza del disegno su prodotti come camicette, dopobarba e bagnoschiuma, sui mattoni, calce per le costruzioni. Ieri in Piazza Montecitorio ha protestano +Europa, oggi è stata la volta di Avs che ha manifestato con cartelli stampati con la foglia di cannabis, al grido di ‘arrestateci tutti’. Critico anche il Movimento cinque stelle, con la deputata Emma Pavanelli che evidenzia: “Il centrodestra doveva cambiare il Paese, ma si è ridotto ad aver paura di un’immagine”.
Quindi l’invito al Governo da parte di Cia affinché si arrivi a un confronto di merito approfondito sul tema della canapa industriale e insieme a tutte le categorie produttive. L’obiettivo comune dovrebbe restare la valorizzazione di un prodotto che è alla base di filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale. A questo si aggiunge la lettera del sottosegretario dell’Associazione Florovivaisti Italiani di Cia Patrizio La Pietra, per sottolineare il peso delle ripercussioni economiche dell’emendamento al Ddl sicurezza, sulle imprese floricole di produzione della canapa.