sabato, 28 Settembre, 2024
Società

L’Italia vulnerabile ai cyberattacchi? L’Intelligence corre ai ripari e recluta

Bando per esperti di armi di distruzione di massa, penetration testing, lingue rare

L’intelligence italiana cerca “nuove specifiche professionalità.” La situazione internazionale è ingarbugliata. Ogni giorno si annunciano o rivelano attacchi informatici a grandi aziende o infrastrutture statali, manipolazioni di elezioni politiche, espulsioni di spie e così anche l’Italia corre ai ripari. Non servono altri James Bond, ma “specialisti” di intelligenza artificiale, di scienze comportamentali, archivisti e gestori di magadati. Insomma non è proprio una prospettiva romantica come nei film di genere, ma un lavoro duro e iperspecializzato e per chi ne ha voglia la candidatura è aperta fino al 31 maggio. Bisogna compilare un format dal sito del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.

Chi serve

“Il Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica seleziona costantemente le migliori risorse da porre a servizio del Paese, per la salvaguardia della sicurezza nazionale e per la tutela degli interessi strategici in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale.” Ora si cercano esperti di intelligenza artificiale, per le figure di machine learning engineer, data scientist e big data engineer/architect; metodologie di penetration testing e red teaming, cyber threat intelligence, reverse engineering, malware analysis e digital forensics; minacce WMD (armi di distruzione di massa), armamenti, missilistica e tecnologie associate, nonché materiali dual use e reti di procurement; algoritmica per la crittoanalisi; fotointerpretazione di immagini satellitari; scienze comportamentali e attività di profiling e archivistica e digitalizzazione documentale. Il sito non lo scrive, ma appare evidente che oltre tutto questo, probabilmente, si cercano anche tipi intelligenti, duttili e capaci di sbrigarsela in circostanze complesse e non codificate. Gentilmente si scrive che è richiesta “affidabilità, forte senso di responsabilità e di attaccamento alle Istituzioni dello Stato, nonché comprovate doti di riservatezza”.

Candidature spontanee

All’esito di un preliminare screening curriculare, i candidati saranno sottoposti alle previste procedure selettive, comprendenti la verifica delle conoscenze e competenze tecniche, dell’idoneità psico-fisica e attitudinale e dei requisiti di affidabilità e sicurezza. L’eventuale assunzione avverrà in una qualifica definita sulla base degli esiti della selezione, dei titoli di studio e delle esperienze professionali del candidato. Oltre agli specifici profili oggetto dell’avviso di ricerca, per tutti i giovani ad alto potenziale e fortemente motivati ad un impiego nel Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica resta sempre aperta la possibilità di presentare la propria candidatura spontanea.

I profili professionali di maggiore attenzione al momento in relazione ai settori di intervento sono quelli di: analista in ambito geopolitico, del contrasto ai fenomeni del terrorismo e dell’eversione; esperto in campo economico (con particolare focus sui temi del golden power, della green economy e della transizione energetica); conoscitore di lingue rare e dialetti d’area; esperto in attività HUMINT di ricerca informativa e sviluppatore software. “Anche le candidature spontanee acquisite mediante la piattaforma on line – viene specificato – saranno sottoposte al predetto iter selettivo strutturato, preordinato all’individuazione delle risorse maggiormente rispondenti alle specifiche esigenze di impiego”.

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