sabato, 23 Novembre, 2024
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Fondazione Gimbe: “Covid, in Italia flop della campagna vaccinale”

Il 26 gennaio l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha rilasciato un report sulle coperture vaccinali anti-Covid degli over 60 nei Paesi europei, considerando il periodo dal 1° settembre 2023 al 15 gennaio 2024. Tuttavia, il report ha evidenziato un’assenza di dati da parte di sei nazioni, tra cui l’Italia. Questa mancanza ha spinto la Fondazione Gimbe a condurre un’analisi indipendente utilizzando i dati nazionali ufficiali, rivelando risultati preoccupanti.

Numeri sconcertanti

I risultati dell’analisi, per il Presidente della Fondazione Nino Cartabellotta, sono sconcertanti. Per la fascia di età 60-69 anni, l’Italia si colloca al 14° posto con una copertura nazionale del 5,7%, superata da 13 Paesi, compresa la Danimarca con il 43,5%. La situazione non migliora per le fasce di età 70-79 anni e over 80, dove l’Italia si piazza rispettivamente al 15° e 14° posto. Questi dati per il numero uno di Gimbe rivelano un evidente fallimento della campagna nazionale di vaccinazione anti-COVID-19.
Il confronto tra le regioni italiane rivela ulteriori disparità: quelle del del Nord superano la media nazionale, mentre le regioni del Sud si collocano al di sotto, presentando coperture simili a quelle dei Paesi dell’Europa orientale. La Toscana ottiene le percentuali più elevate di copertura, ma rimane lontana dai risultati dei paesi del Nord Europa.

Stanchezza vaccinale

“L’analisi dei dati relativi alle coperture vaccinali in Italia per gli over 60 e i confronti con il resto dell’Europa – conclude Cartabellotta – documentano un clamoroso flop della campagna vaccinale anti-Covid nella stagione autunno-inverno 2023-2024, nonostante le raccomandazioni del Ministero della Salute. Purtroppo, al fenomeno della ‘stanchezza vaccinale’ e alla continua disinformazione sull’efficacia e sicurezza dei vaccini, si sono aggiunti vari problemi logistico-organizzativi: ritardo nella consegna e distribuzione capillare dei vaccini, insufficiente e tardivo coinvolgimento di farmacie e medici di famiglia, mancata chiamata attiva dei pazienti a rischio, criticità tecniche nei portali web di prenotazione. E se da un lato è evidente che molti di questi problemi dipendono dalle Regioni, come documentato dal gap Nord-Sud, il confronto con i paesi europei inclusi nel report dell’ECDC dimostra che anche le Regioni italiane con i tassi di copertura più elevati sono molto indietro rispetto ai paesi europei dove la campagna vaccinale ha funzionato. Segnale evidente che della campagna vaccinale anti-Covid le Istituzioni centrali hanno parlato poco e ‘a bassa voce’, peraltro disturbata dal rumore di fondo di quei politici che hanno alimentato la sfiducia nei vaccini per non perdere il consenso della frangia no-vax”.

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