giovedì, 19 Dicembre, 2024
Società

Mattarella: “Garantire a tutti l’istruzione in modo equo e inclusivo”

Bisogna puntare su un’istruzione che sia “equa e inclusiva”. Questo uno degli obiettivi da raggiungere quanto prima per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ieri, in occasione della Giornata internazionale dell’educazione, è intervenuto con un messaggio. Fondamentale, per il Capo dello Stato, l’accesso al mondo dell’insegnamento per centinaia di milioni di bambini e adolescenti in tutto il mondo che a causa di povertà, conflitti armati, disuguaglianze sociali e violazioni dei diritti fondamentali non possono godere di un vero e proprio percorso educativo. E che dunque si vedono negati un diritto fondamentale.

Punto di partenza

L’inclusione del diritto all’istruzione nella ‘Dichiarazione universale dei Diritti umani’ e nella ‘Convenzione Onu sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza’ rappresenta, secondo Mattarella, il punto di partenza cruciale intorno al quale costruire percorsi educativi efficaci “che includano l’accesso all’informazione e alla conoscenza, il rispetto della libertà di espressione e di opinione, la garanzia della libertà accademica e scientifica”.

Il Presidente ha definito questa sfida come “urgente” e ha richiamato l’impegno della Comunità internazionale nel realizzare, entro il 2030, di un’educazione di qualità, equa e inclusiva per tutti. Un impegno, questo, che riflette la convinzione diffusa che “un’istruzione adeguata costituisca una condizione indispensabile per migliorare le vite delle persone e raggiungere uno sviluppo sostenibile”.

Imparare per una pace duratura

Nel corso del suo intervento Mattarella ha sottolineato il tema della Giornata internazionale dell’educazione del 2024, ‘Imparare per una pace duratura’, con un richiamo alla fondamentale importanza dell’istruzione nel contrastare l’ondata di conflitti, violenza, intolleranza e incitamento all’odio che ancora oggi affligge molte parti del mondo: “L’istruzione”, ha detto, “è la chiave per capire il valore delle originalità di ciascuna persona, la ricchezza offerta dal pluralismo, l’inviolabilità delle libertà fondamentali”. “Conoscere è il primo passo per potersi comprendere e dialogare”, ha continuato il Capo dello Stato, rimarcando il ruolo fondamentale dell’educazione nel promuovere la comprensione reciproca e nella costruzione di basi solide per la convivenza pacifica.

Pertini-Saragat, l’omaggio ai coniugi Ficca e Monaco

Ieri ricorreva l’ottantesimo anniversario dell’evasione di Sandro Pertini e Giuseppe Saragat dal carcere romano di Regina Coeli. E Mattarella, sempre con un messaggio inviato al Presidente dell’Associazione ‘Roma BPA – Mamma Roma e i suoi figli migliori’ e al fondatore del progetto ‘Il Civico Giusto’ Paolo Masini, ha ricordato la figura dei coniugi Marcella Ficca e Alfredo Monaco che resero possibile la fuga dei due futuri Presidenti della Repubblica, “contribuendo così a gettare le fondamenta della libertà per l’intero Paese”. L’esempio di coraggio e lealtà alla Patria incarnato dai coniugi è stato riconosciuto dal Capo dello Stato come motivo di profonda gratitudine per la dedizione dimostrata nei confronti dei valori umani e civili fondamentali della comunità italiana, “valori che costituiscono il pilastro della nostra Costituzione”.

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