Il bando Isi 2023 stanzia novanta milioni stanziati per l’agricoltura, 55 milioni in più rispetto all’edizione dell’anno precedente. La misura mira a favorire un sensibile incremento del numero dei progetti ammessi al contributo, aumentando la portata degli interventi da realizzare. È quanto emerge nel corso della presentazione del Bando ISI 2023 – Agricoltura, che ha visto la presenza del commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo e del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Oltre all’aumento dei fondi a disposizione, suddivisi in 70 milioni per la generalità delle imprese agricole e in 20 milioni per i giovani agricoltori (under 40) organizzati anche in forma societaria, l’importo massimo erogabile per ciascun progetto è stato infatti portato da 60mila a 130mila euro.
Imprese e giovani agricoltori
Cresce, inoltre, la percentuale di copertura delle spese sostenute, dal 40% al 65% nel caso della generalità delle imprese e dal 50% all’80% per i giovani agricoltori. Ciascun progetto può prevedere al massimo l’acquisto di due beni in una delle seguenti combinazioni: un trattore agricolo o forestale e una macchina agricola o forestale dotata di motore proprio, due macchine agricole e forestali, di cui una sola dotata di motore, o due macchine agricole e forestali senza motore. Sia le macchine che i trattori devono essere nuovi e conformi al regolamento 167/2013 della Comunità europea e al decreto legislativo 17/2010. Sono ammessi motori a benzina, gasolio, metano o elettrici. Tutti i macchinari per i quali è possibile ottenere il finanziamento devono essere utilizzati per la coltivazione dei terreni o l’allevamento degli animali. Non sono finanziabili, invece, quelli utilizzati in fasi successive, come il magazzinaggio, il confezionamento e la trasformazione. Ciascuna delle macchine richieste, inoltre, deve soddisfare i requisiti di una delle due misure previste dal bando, che puntano rispettivamente al miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell’azienda e all’abbattimento delle emissioni inquinanti, in relazione a tre fattori di rischio: infortuni causati da mezzi obsoleti, rumore e operazioni manuali. Con l’eccezione dell’asse riservato alle micro e piccole imprese che operano in diversi settori dell’industria manifatturiera, le aziende agricole posso presentare domanda di finanziamento anche per gli altri assi di intervento previsti dal bando Isi, seppure con condizioni e requisiti differenti.