venerdì, 22 Novembre, 2024
Regioni

A Verona prima conferenza internazionale sui Musei del Vino

VERONA (ITALPRESS) – A un anno dalla sua costituzione, la Fondazione Museo del Vino Muvin ha organizzato a Verona, nella sede della Camera di Commercio, un evento di portata internazionale per discutere e mettere in rete conoscenze, esperienze, buone pratiche e progettualità sul ruolo attuale, le innovazioni e le sfide future dei Musei del Vino europei. Hanno partecipato alcune fra le più importanti realtà nazionali ed internazionali, quali LA Cité des Climats et des Vins de Bourgogne e la Cité du Vin di Bordeaux (Francia), il Museo della Cultura del Vino Vivanco (Spagna) e World of Wine – Wow (Portogallo), l'Enoteca piemontese Castello Grinzane Cavour, il Parco archeologico del Colosseo, Muvit – Museo del Vino di Torgiano e Museo del vino di Berchidda (Italia). Vino, tradizioni, territori e turismo i quattro temi portanti, che i quattordici relatori – moderati dalla giornalista Angela Frenda – hanno affrontato sotto differenti angoli prospettici: Organizzazione e gestione (format, modalità di gestione, proprietà della struttura, indotto e profilo del visitatore), servizi ed esperienze per l'educazione (l'entertainment, l'approfondimento e la condivisione di conoscenze), esposizione del patrimonio (con un focus sulle nuove tecnologie nell'esperienza di visita per coinvolgere, educare, sorprendere), strategie ed azioni di marketing per posizionarsi efficacemente sul mercato ed ingaggiare differenti target di visitatori, sostenibilità del museo e verso il territorio. "Con questo primo evento scientifico", afferma Diego Begalli, Presidente della Fondazione Museo del vino Muvin "la Fondazione Museo del Vino si pone al centro del dibattito internazionale sulla promozione della cultura del vino attraverso l'attività musealeLa simultanea presenza a Verona di così importanti testimonianze nazionali ed europee conferma Verona come Hub di riferimento nazionale in questo settore alimentando in modo sinergico il posizionamento acquisito attraverso la partecipazione alla Rete di Great Wine Capitals". "Nel Belpaese vi sono 46 musei del vino e 83 del gusto, un numero superiore ad altri Paesi come Francia e Spagna" ", afferma Roberta Garibaldi, presidente del Comitato Scientifico Fondazione. "Tuttavia, spesso sono realtà di piccole e medie dimensioni, prevalentemente di proprietà comunale (41% dei musei del vino e 52% del gusto) o di aziende (33% e 24%). Questa pluralità ben rappresenta e testimonia la ricchezza enogastronomica italiana, che vanta il maggior numero di produzioni certificate in Europa, emergono aspetti da poter valorizzare grazie al lavoro di rete. Fa scuola il progetto partito dalla Francia dove il Ministero della Cultura ha favorito di recente la creazione di una rete europea di Musei del Vino". Nel convegno si è visto come i tradizionali percorsi di visita si stando evolvendo verso tour immersivi ed esperienziali grazie all'uso delle nuove tecnologie e di attività sensoriali, ma anche gaming ed escape room come in Spagna grazie alle proposte di Giant Interactive Maps. L'esperienza intorno al vino si arricchisce di sfaccettature: Vivanco ha puntato sul binomio arte e vino ed ospita capolavori di arte moderna contemporanea, da Chagal a Warhol; World of Wine -WOW sulla varietà con il Chocolate Story Museum ed il Pink Palace, che strizza l'occhio ai più giovani grazie alla sua instagrammabilità. In Italia, il Castello di Grinzane ha creato un percorso museale nei vigneti mentre il Parco Archeologico del Colosseo offre uno scenario unico dove la viticoltura si fonde con l'archeologia. I Musei del Vino sono hub enogastronomici, luoghi di connessione con i territori del vino. Dalle Città della Gastronomia francesi all'Oro di Montalcino in Italia, queste realtà presentano e stimolano la visita verso gli spazi rurali. Si tratta di una funzione oggi sempre più desiderata dai turisti, come evidenzia il Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023: il 63% degli italiani gradirebbe visitarne uno e trovavi una pluralità di servizi, in primis ristorazione (indicata dal 69%), degustazioni (64%), possibilità di prenotare le es perienze nelle aziende di produzione (65%) ed acquistare i prodotti tipici (65%).(ITALPRESS). Foto: Musei del Vino trl/com 07-Dic-23 15:01

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