domenica, 6 Ottobre, 2024
Attualità

Bus di Mestre: 3 indagati per omicidio colposo plurimo

Sono tre le persone indagate nell’inchiesta avviata dalla procura di Venezia per la strage del bus di turisti precipitato dal cavalcavia di Mestre: l’amministratore delegato della società Massimo Fiorese (63 anni), il dirigente del settore Viabilità terraferma e mobilità del Comune di Venezia Roberto di Bussolo (51 anni) e il responsabile del Servizio manutenzione viabilità terraferma del Comune Alberto Cesaro (47 anni). I tre indagati oltre ad essere accusati di omicidio stradale e omicidio colposo plurimo sono anche imputati di lesioni personali stradali gravi e lesioni personali colpose.

L’udienza

I tre imputati sono stati convocati in Procura insieme alle persone identificate come parti offese per partecipare all’udienza nel corso della quale saranno disposti gli accertamenti tecnici utili alla ricostruzione della dinamica dei fatti accaduti lo scorso 3 ottobre 2023. In particolare, durante l’udienza verranno esaminate l’idoneità della strada e delle barriere sul luogo dell’incidente, costato la vita a 21 persone. L’iscrizione dei tre imputati al registro degli indagati è risultato necessario per permettere a quest’ultimi di partecipare alla consulenza tecnica e avere la possibilità di difendersi.

I feriti

Nel frattempo, sono scesi a 13 i feriti dell’incidente del pullman di Mestre ancora ricoverati negli ospedali della Regione Veneto. Finora solo una ragazza francese di 21 anni ha lasciato l’ospedale di Dolo per essere trasferita in un centro sanitario di Strasburgo, mentre in queste ore è previsto lo spostamento dei due fratellini tedeschi di 3 e 13 anni all’ ospedale di Lipsia. Sei dei tredici feriti, invece, sono ricoverati nei reparti di terapia intensiva e altri cinque si trovano attualmente nei reparti di chirurgia.

Una presunta segnalazione

Martedì scorso il Procuratore di Venezia Bruno Cerchi aveva reso noto che ci sarebbero stati degli accertamenti riguardo una presunta segnalazione giunta un anno fa ai suoi uffici sullo stato del cavalcavia di Mestre. “Su un presunto fascicolo relativo a dei crolli di cemento dal cavalcavia dove è avvenuto l’incidente segnalati alla Procura stiamo facendo accertamenti, io non ne ho memoria”, ha affermato Cerchi. “Quello che è certo e che hanno riferito i testimoni, è che il bus ha strisciato sul guardrail con la fiancata destra mentre su quella sinistra, è stato accertato, non ha alcun segno” ha aggiunto.” Le testimonianze quando saranno complete diventeranno una sorta di ‘unicum’ per lavorare su certezze attraverso la messa insieme di tutti gli elementi concordati e quindi saranno affiancate dagli esiti delle perizie tecniche per avere un quadro completo” ha concluso.

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