Parità di genere per promuovere buone pratiche in agricoltura e nell’ambito dei progetti ambientali per lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo, rilanciato dalla Confederazione italiana agricoltori è quello di
creare un elenco di esperti per accompagnare il percorso volontario che porta le imprese di ogni dimensione e settore alla certificazione della parità di genere. Così come previsto dal Pnrr a valere sulle risorse del Next Generation EU.
A promuovere l’iniziativa è Donne in Campo-Cia, che ricorda come Unioncamere ha pubblicato un Avviso finalizzato sul suo sito istituzionale, a seguito dell’accordo stipulato con il Dipartimento per le Pari Opportunità. La parità di genere, infatti, è l’Obiettivo 5 dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e una delle Missioni del Governo italiano inserite all’interno del Pnrr nell’ambito delle Politiche del Lavoro. “Che introduce, tra le altre misure”, spiega la Confederazione, “proprio la certificazione volontaria che le aziende più virtuose potranno richiedere agli Organismi accreditati, per attestare la conformità dell’organizzazione ai principi di parità, in punto di retribuzione e condizioni di carriera”.
Percorso di cambiamento
“È auspicabile”, osserva la presidente nazionale di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi, “che questo sia l’avvio di un percorso di cambiamento culturale che attivi i talenti femminili e stimoli la crescita economica e sociale del Paese in tutti i settori, a partire dall’agricoltura”. È necessario, aggiunge, “restituire dignità e attenzione all’impegno delle donne”.
Esperti nelle imprese
Ulteriori dettagli sull’Avviso, diretto alla costituzione dell’elenco di esperti per le attività di assistenza tecnico-consulenziale alle Pmi sono disponibili sul sito https://www.unioncamere.gov.it/. Gli esperti selezionati avranno il compito di supportare le imprese nel percorso di certificazione della parità di genere fornendo servizi di assistenza tecnica e accompagnamento. “Si prevede che, entro il 2026, almeno mille imprese italiane”, fa presente la Cia-Agricoltori, “avranno superato i test che certificano l’abbattimento di ogni forma di gender gap sui luoghi di lavoro. Per essere inseriti nell’elenco, i candidati devono essere titolari di partita Iva ed essere in possesso di laurea specialistica/magistrale. Saranno valutate competenze ed esperienze documentate in tema di parità di genere, sistemi di gestione per la qualità (Sgq), oltre che in materia di diritto del lavoro. Sarà, inoltre, valutata la qualifica di Auditor/Lead Auditor di sistemi di gestione per la parità di genere, nonché esperienze per conto di enti di certificazione accreditati in qualità di auditor esperto per la parità di genere”.
Attenzione alle date
La Confederazione italiana agricoltori infine ricorda che le domande d’iscrizione all’elenco dovranno essere inviate entro e non oltre il 4 settembre 2023 e dal 15 gennaio al 5 febbraio 2024.