domenica, 17 Novembre, 2024
Economia

Cara scuola, quanto mi costi

Si avvicina inesorabilmente l’inizio dell’anno scolastico 2023/2024: in quasi tutte le Regioni le lezioni ripartiranno tra lunedì 11 e venerdì 15 settembre 2023, meno “fortunati” soltanto gli studenti della provincia autonoma di Bolzano, che riprenderanno a sedersi tra i banchi già il 5 settembre.

Un impegno che coinvolge anche genitori e famiglie, chiamati a fare i conti con le spese per l’acquisto di libri di testo e materiale scolastico.

Secondo i dati di Federconsumatori, l’anno scolastico che sta per iniziare sarà caratterizzato da un considerevole aumento dei prezzi dei prodotti dedicati alla scuola.

Salgono i prezzi del materiale scolastico

Dal monitoraggio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori risulta che i costi del materiale scolastico hanno registrano un aumento medio del +6,2% rispetto al 2022.
In pratica, per ogni studente si spenderanno mediamente 606,80 euro per il corredo scolastico (+6,2% rispetto al 2022) e 502,10 euro per i libri (+4% rispetto al 2022).

Le spese sono più alte per gli alunni delle classi prime:

Uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 488,40 euro (+10% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti + 606,80 euro per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 1.095,20 euro. Un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 695,80 euro (+2% rispetto allo scorso anno) + 606,80 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.302,60 euro.

I dati emergono dallo studio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori:

https://www.federconsumatori.it/scuola-per-ogni-ragazzo-si-spenderanno-mediamente-60680-euro-per-il-corredo-scolastico-62-rispetto-al-2022-e-50210-euro-per-i-libri-4-rispetto-al-2022/.

Prezzi libri di testo +4% rispetto al 2022 meglio beneficiare del bonus libri

Il costo dei libri scolastici è in forte salita. Si calcola che per ogni studente in media si spendono 502,10 euro per i testi obbligatori e almeno 2 dizionari. Una variazione rispetto al 2022 del +4%. A dare sostegno alle famiglie dei giovani studenti ci pensa il bonus per libri scolastici.

A questi costi, già importanti, si devono aggiungere anche quelli per l’acquisto di beni tecnologici che fanno ormai parte integrante del corredo scolastico di tutti noi studenti della Generazione Zeta. Computer, webcam, microfono, programmi antivirus, sono ormai dispositivi che non possono mancare sulla scrivania ed ecco che le famiglie arrivano a spendere anche alcune migliaia di euro.

Cifre che rischiano di moltiplicarsi in presenza di più figli.

  • Trentino-Alto Adige
    In Trentino-Alto Adige le regole variano da Comune a Comune: per i residenti, quindi, la cosa migliore è informarsi direttamente sul sito della propria amministrazione locale. Qui si potranno conoscere requisiti e scadenze precisi.
  • Veneto
    In Veneto il bando indica che si potrà richiedere il contributo dal 18 settembre al 20 ottobre 2023, quindi a scuola già iniziata. Il bonus è rivolto agli studenti delle scuole secondarie, cioè medie e superiori, che siano pubbliche o private. Sul sito della Regione si potrà presentare domanda a partire dalla data di apertura del bando. Il bonus è riservato ai residenti che frequentano una scuola dentro la Regione. Il bonus potrà essere al massimo di 200 euro per chi ha un Isee entro i 10.632,94 euro.
  • Emilia-Romagna
    In Emilia-Romagna il bando per il bonus libri riporta che si potrà fare domanda dal 5 settembre al 26 ottobre 2023. Anche in questo caso bisognerà passare solo dalla piattaforma online gestita dalla Regione, facendo accesso con Spid. Non è ancora stato definito l’importo dei bonus, ma le fasce Isee saranno le stesse fissate in Veneto: la prima da 0 a 10.632,94 euro, la seconda da 10.632,95 euro a 15.748,78 euro.
  • Toscana
    In Toscana il bonus libri scolastici è inserito nel Pacchetto scuola della Regione. Gli studenti che hanno meno di 20 anni potranno fare domanda, entro il 22 settembre 2023. Per avere le informazioni più specifiche bisognerà rivolgersi al proprio Comune, perché il contributo potrà variare da 130 a 300 euro. La soglia Isee richiesta è la stessa: entro i 15.748,78 euro. C’è un’eccezione: per i residenti di Capraia e Isola del Giglio, l’Isee può arrivare fino a 36mila euro.
  • Lazio
    Per la Regione Lazio c’è la possibilità di ottenere i libri con una fornitura “gratuita o semigratuita”. Il bonus è rivolto alle scuole medie e superiori, e la soglia Isee per fare domande è di 15.493,71 euro. La domanda andrà presentata, facendo l’accesso con Spid, sulla piattaforma Siced entro il 15 ottobre 2023.
  • Campania
    Anche in Campania il bonus libri è rivolto alle scuole medie e superiori. Per la valutazione si può rientrare in due fasce Isee: la prima da 0 a 10.633 euro, la seconda da 10.633,01 euro a 13.300 euro. La precedenza sarà data alle famiglie che hanno più difficoltà economiche, e non in base a chi presenta prima la domanda. Per le scadenze precise bisogna consultare il proprio Comune.
  • Puglia
    In Puglia, l’importo preciso e le scadenze del bonus variano da Comune a Comune. Ciò che è condiviso per tutta la Regione è la platea di destinatari (studenti di scuole medie e superiori che risiedono in Puglia) e la soglia Isee: 10.632,94 euro, oppure 14mila euro per una famiglia con tre o più figli.
  • Calabria
    In Calabria il bonus libri è rivoto agli studenti delle scuole superiori che risiedono nella Regione. L’Isee deve essere al di sotto dei 6mila euro per potervi accedere. Le specifiche del bonus (scadenze e importo) variano a seconda del Comune di residenza.

Come provare a risparmiare senza grandi rinunce

Oltre al bonus libri, ci sono alcuni rimedi che possono contribuire a limitare i costi senza dover rinunciare a un corredo scolastico completo. Si possono acquistare alcuni libri, magari quelli validi per un singolo anno, presso i mercatini dei libri usati e risparmiare anche alcune decine di euro. Più significativo è il risparmio che si ottiene acquistando prodotti tecnologici rigenerati: i prezzi mediamente si abbassano di circa il 38% rispetto al prodotto nuovo.

La formazione ha un ruolo centrale nel mondo del lavoro

Studiare dunque costa sempre di più e non soltanto in termini di impegno e sacrificio ma anche in termini di impegno economico cui sono chiamate le famiglie.

Basta non dimenticare che la formazione, specialmente quella scolastica, ha un ruolo centrale rispetto al successivo impegno nel mondo del lavoro.

Proprio il tema della formazione è stato ampiamente discusso alla 44ma edizione del Meeting di Rimini. Di formazione e delle continue transizioni in corso nel mondo del lavoro ha parlato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, intervenendo al convegno dal titolo “Generazione Lavoro. Capire i cambiamenti” a cura della Fondazione per la Sussidiarietà. Un intervento, quello del Ministro Calderone che è stato particolarmente apprezzato proprio dai giovani studenti e futuri lavoratori.

* Liceale at Liceo Giulio Cesare di Roma e Speaker radiofonica at Roma Sound 90FM

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