domenica, 22 Dicembre, 2024
Società

Ieri Festa dell’Europa. Al via l’anno delle competenze

Settant’anni fa, nel 1950, il Ministro degli Esteri francese Robert Schuman propone una nuova forma di collaborazione politica che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee, considerata l’atto di nascita dell’Unione Europea. Per ricordare la storica firma di quel documento ogni anno il 9 maggio si celebra la Giornata dell’Europa. L’Europe Direct, rete di informazione coordinata dalla Direzione Generale Comunicazione della Commissione Europea rivolta al grande pubblico, è promotrice di eventi e iniziative volte a discutere su quelle che sono le priorità europee, celebrarne i valori e l’unità. I centri Europe Direct sono 47 e, insieme ai 52 Centri di Documentazione Europea, vanno a promuovere la partecipazione dei cittadini per rafforzarne il senso di responsabilità nei confronti del progetto europeo. La programmazione viene estesa a tutto il mese di maggio e prevede molti interessanti eventi, rivolti alla cittadinanza, alle istituzioni locali e alle imprese.

Molte le iniziative che ieri hanno avuto luogo per celebrare l’idea di pace e cooperazione alla base di una Europa unita anche nel nostro Paese. Come ogni anno la Giornata dell’Europa dà l’avvio a un anno dedicato alle prospettive del futuro. Il 2023 è stato proclamato “Anno europeo delle competenze” con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni europee, Stati membri, parti sociali, imprese e lavoratori dell’Unione a investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze per superare la carenza di manodopera e responsabilizzare gli individui a partecipare attivamente alle transizioni in corso del mercato del lavoro attraverso la formazione continua. 

Ma nel corso degli ultimi tempi, nel nostro Paese c’è stato un calo di fiducia dei cittadini verso la UE, anche se secondo i dati dell’ultimo sondaggio Ipsos il rapporto non sembrerebbe compromesso, perché la mancanza di fiducia caratterizza l’opinione degli italiani verso un ampio ventaglio di attori istituzionali (Camera e Senato ad esempio) e perché, approfondendo il concetto, si scopre che sono di più gli italiani che ritengono l’appartenenza del Paese all’Unione una cosa positiva (più di 4 su 10) di quanti non ritengono vero il contrario (meno di un quarto). 

L’Unione europea ad oggi conta 27 Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria e rappresenta una delle più grandi economie del mondo. Grazie all’integrazione europea i cittadini hanno accesso a molti benefici, come la libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi. Inoltre, l’UE lavora per promuovere la pace e la stabilità e per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la migrazione e la sicurezza.

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