L’Ufficio Federale di Polizia Criminale Tedesco (BKA) ha ricevuto 337 denunce su possibili crimini di guerra commessi dai russi in Ucraina, secondo quanto riportato dal quotidiano Welt am Sonntag.
Citando i dati del governo, dal febbraio 2022 fino a metà aprile 2023, gli investigatori hanno intervistato circa 90 testimoni oculari sulle presunte atrocità commesse dai soldati russi durante la guerra.
Due terzi degli intervistati erano profughi ucraini che sono fuggiti in Germania. Altre fonti provenivano da cittadini tedeschi in Ucraina.
L’informazione è stata fornita dal Ministero dell’Interno tedesco in risposta a un’interrogazione parlamentare del deputato di Centrodestra Cristiano-Democratico (CDU) Günter Krings.
La Germania fornisce supporto forense all’Ucraina
Welt am Sonntag ha affermato che il BKA ha fornito supporto forense agli investigatori ucraini che indagano sui crimini di guerra. Berlino ha anche consegnato a Kyiv “veicoli a motore e altre risorse gestionali e operative” per un valore totale di oltre 11,5 milioni di euro.
Il Ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann, commentando questa notizia, ha detto a Welt am Sonntag che: “Chiunque, come Putin, istiga una sanguinosa guerra dovrebbe risponderne in tribunale. Idealmente, con un atto d’accusa davanti alla Corte penale internazionale”. Questo vale non solo per Putin ma anche per altri “responsabili dei terribili crimini contro il diritto internazionale sul suolo ucraino”, ha aggiunto.
Altri Paesi indagano oltre all’Ucraina ed alla Germania
Il procuratore generale federale tedesco Peter Frank ha avviato le indagini a poche settimane dall’invasione da parte della Russia dell’Ucraina, nel febbraio dello scorso anno.
Il Procuratore Frank è responsabile del perseguimento di crimini di guerra e crimini contro l’umanità in tutto il mondo, che – per la legislazione tedesca – non devono necessariamente essere collegati alla Germania.
Il procuratore ha detto che l’obiettivo iniziale delle indagini era individuare i responsabili delle uccisioni di massa avvenute a Bucha, a circa 25 chilometri dalla capitale Kyiv. Gli organi inquirenti ucraini affermano che le forze russe hanno ucciso circa 1.400 civili intorno a Bucha. Da allora questa cittadina è diventato un simbolo dei crimini di guerra compiuti dalla Russia durante la sua invasione. Le investigazioni condotte dal procuratore tedesco Frank riguardano anche episodi in cui i soldati russi hanno sparato contro veicoli civili. In uno di questi casi, venne ferito gravemente un cittadino tedesco.
La Russia accusata di “abusi diffusi”
Da quando le forze russe hanno invaso nel febbraio dello scorso anno, hanno commesso abusi diffusi e crimini di guerra, prendendo di mira condomini e altre strutture e infrastrutture civili nei suoi attacchi aerei.
La scorsa settimana, un video che mostra la decapitazione di un prigioniero di guerra ucraino da parte di combattenti russi ha causato orrore in tutto il mondo. Il Cremlino ha messo in dubbio l’autenticità della registrazione, che non è stata ancora verificata in modo indipendente. Tuttavia un ex mercenario russo sostiene di aver identificato nel video alcuni suoi ex commilitoni.
Il procuratore generale ucraino Andriy Kostin ha affermato che gli investigatori stanno indagando su circa 77.000 casi di presunti crimini di guerra russi in Ucraina.