lunedì, 18 Novembre, 2024
Politica

Su Mes e migranti Meloni tiene il punto. Politiche sociali, primo scontro con Schlein

“Incapacità, approssimazione ed insensibilità”. Elly Schlein, tesa per il debutto da segretaria Dem, al Question time andato in scena ieri alla Camera, si infervora. Depone i toni dialoganti e lancia una sarabanda di accuse su lavoro, salario minimo e diritti. Fuoco di fila contro il Centrodestra, il Governo e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vero obiettivo delle critiche “identitarie”. “Siete in carica da soli 5 mesi, è vero, ma state andando nella direzione sbagliata”, attacca Elly Schlein. Sono le 16 in punto quando prende la parola la segretaria Dem, il Question time iniziato un’ora prima tra i botta e risposta del premier alle domande dei gruppi politici.
Giacca bianca, camicia marrone arabescata, Elly Schlein, rilancia il tema del salario minimo legale (argomento cavallo di battaglia del M5S ieri ceduto contro voglia al Pd). Voce assertiva, la postura contratta con il dito indice teso rivolto al Governo.

Schlein: centrodestra incapace

“Signora presidente c’è un dramma di questo paese di cui non ci sentiamo parlare mai. La precarietà e il lavoro povero. Lei qualche tempo fa ha definito il salario minimo uno specchietto per le allodole: vada a dirlo a chi ha una paga da fame. Il Pd ha presentato una proposta come altre forze politiche, ma le avete respinte tutte. Le chiedo di approvare subito un salario minimo e un congedo paritario”. Elly Schlein si lancia in un turbinio di accuse e critiche.
“Sul piano sociale la vostra azione si definisce con tre parole: incapacità, approssimazione e insensibilità. Ma la vostra propaganda”, polemizza la segretaria Dem, “sta sfumando e verrete giudicati per quello che fate e non per le facili promesse alimentate per anni che sono già smentite dal suo governo”. E ancora: “Siete una destra che è ossessionata dall’immigrazione ma vedete l’emigrazione di tanti giovani che i salari bassi e la precarietà costringono a costruirsi un futuro altrove. Avete quasi cancellato Opzione donna”, incalza, “Queste sono le risposte, perché le vostre priorità sono altre: i rave, i condoni, la guerra alle Ong e da ieri colpire i figli e le figlie delle famiglie omogenitoriali che hanno gli stessi diritti di tutti i bambini e bambine che fanno parte della nostra comunità”.

Meloni: lavoratori resi più poveri

Giacca blu su camicia bianca il presidente Giorgia Meloni, rintuzza, cerca un tono pacato per ripercorre le iniziative del Governo.
“Fronteggiare il fenomeno del ‘lavoro povero’ è una delle priorità a cui lavora il Governo,
sulla posizione del governo sul salario minimo legale e su ulteriori misure atte a incrementare le garanzie per i lavoratori”, evidenzia il premier che rilancia la palla delle responsabilità alla segretaria Pd. “Chi ha governato finora ha reso più poveri i lavoratori italiani e questo governo deve fare quello che può per invertire questa rotta”, aggiunge Meloni che sottolinea, “i segnali dati in questo senso, in un contesto come quello italiano caratterizzato da un’elevata copertura della contrattazione collettiva il governo “non è convinto che la soluzione sia la fissazione di un salario minimo legale. Il timore è che il salario minimo legale possa diventare non un parametro aggiuntivo delle tutele ma un parametro sostitutivo, unico che rischierebbe di creare per molti lavoratori condizioni peggiori”, ha proseguito. Per alzare i salari e aumentare le tutele”, spiega ancora Meloni, “penso sia più efficace estendere la contrattazione collettiva dove oggi non è prevista, tagliare le tasse sul lavoro e lavorare per combattere le discriminazioni e le irregolarità”. Per il premier c’è spazio su alcuni temi come la decrescita demografica, per un confronto positivo con le opposizioni e con il Pd. “Siccome abbiamo molto a cuore la questione della denatalità sul tema del congedo parentale”, conclude Giorgia Meloni, “sono sempre pronta a confrontarmi”.

Segretaria Pd: voi gli incapaci

Il botta e risposta va avanti. Indicazioni e rassicurazioni del presidente del Consiglio non piacciono e non convincono la segretaria Pd. Che rimarca tutto il suo disappunto e contrarietà.
“Le sue risposte non ci soddisfano, signora presidente”, scandisce Elly Schlein, “Non è più il tempo di dare le responsabilità ad altri, adesso spetta a voi dare queste risposte agli italiani ed alle italiane. Non si nasconda dietro ad un dito, presidente”, incalza la segreteria Pd, “È vero, lei è in carica da soli cinque mesi, ma sta andando in direzione opposta e sbagliata. Avete colpito e quasi cancellato Opzione donna”, sottolinea, “I vostri veri punti di emergenza sono i rave, i condoni, la guerra alle Ong, e da ieri colpire ideologicamente i diritti dei figli e delle figlie delle famiglie omogenitoriali, che hanno diritti come tutti i bambini e tutte le bambine che fanno parte della nostra comunità. Sul piano sociale”, polemizza infine Elly Schlein, tra gli applausi dei parlamentari Dem, “la vostra azione si definisce con tre parole: incapacità, approssimazione ed insensibilità”.

No al Mes, sì a Confindustria

Numerosi i temi del Question time affrontati dal presidente del Consiglio, tra questi il Mes (Meccanismo europeo di stabilità) proposto dall’Unione, argomento dove il presidente del Consiglio ribadisce che la ratifica “necessità di un approfondimento” e “finché ci sarà un governo guidato dalla sottoscritta”, puntualizza Giorgia Meloni, “non potrebbe mai accedere al Mes e temo che non accedano neanche gli altri. Si impone una riflessione: ha senso continuare a ragionare su uno strumento”, spiega, “che così come configurato non verrà utilizzato. Credo sia più sensato interrogarsi sull’efficacia di questo strumento”, osserva il premier precisando che il Governo, “prende in seria considerazione la proposta di Confindustria”.

Immigrati, attacco politico

Assistiamo ad una pressione migratoria che ha pochi precedenti verso l’Europa e l’Italia, spiega il premier introducendo il tema migranti. “Per fini politici si mette in discussione l’onore e l’operato di chi ogni giorno rischia la vita per salvarne altre e si finisce per calunniare l’Italia intera che da sola affronta questo dramma, spesso anche per conto di altre nazioni”, osserva Meloni, rispondendo all’interrogazione sulla vicenda della segnalazione alle autorità italiane di un’imbarcazione carica di migranti al largo delle coste libiche nella notte tra il 10 e l’11 marzo 2023. “La nostra coscienza è a posto: spero che chi attacca il governo e non dice una parola sulla mafia degli scafisti possa dire lo stesso”.

Bonus 110%, un errore

Tra i temi che animano il Question time, quello del Superbonus sollevato dai M5S che contestano l’operato del Governo che ha bloccato l’incentivo. Per il premier il bonus edilizio, “è stato pagato anche da chi non ha ristrutturato casa e anche da chi una casa non la ha. La norma sul superbonus è stata messa in campo in un modo da aver prodotto conseguenze su cui il governo attuale lavora da mesi”, fa presente Giorgia Meloni nel rispondere sulle iniziative volte a prevedere un contributo di solidarietà a carico del settore bancario, in relazione all’aumento dei tassi di interesse e ai relativi effetti su famiglie e imprese. “Sui mutui bancari lo scenario”, annuncia il premier, “merita la massima attenzione del governo. La situazione richiede approfondimenti opportuni ma bisogna cominciare ad approfondire quei casi in cui norme discutibili potrebbero aver finito per favorire improprie rendite di posizione”.

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