giovedì, 19 Dicembre, 2024
Lavoro

Lavoro, in crescita le assunzioni a tempo indeterminato

Secondo i dati Inps le assunzioni attivate dai datori di lavoro fino a luglio, sono state 5.029.000 con un aumento del +21% rispetto allo stesso periodo del 2021 e una crescita che ha riguardato tutte le tipologie contrattuali. Nel dettaglio, sono state registrate 874.000 attivazioni per i contratti a tempo indeterminato, che hanno registrato la crescita più accentuata (+33%). Significativo anche l’aumento delle diverse tipologie di contratti a termine, per i quali si sono avute 442.000 assunzioni per gli intermittenti (+32%), 209.000 per l’apprendistato (+21%), 2.097.000 per il tempo determinato (+20%), 757.000 per gli stagionali (+14%) e 650.000 per i somministrati (+14%).

Dopo il 2015 non si era mai registrato, nei primi sette mesi dell’anno, un numero così elevato di assunzioni a tempo indeterminato. Le trasformazioni da tempo determinato nei primi sette mesi del 2022 sono risultate 444.000, in fortissimo incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+68%). Nello stesso periodo, le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo – pari a 70.000 – risultano essere aumentate del 9% rispetto all’anno precedente. Nei primi sette mesi l’insieme delle variazioni contrattuali a tempo indeterminato (da rapporti a termine e da apprendistato) ha raggiunto il livello massimo degli ultimi dieci anni, superando anche il precedente livello elevato registrato nel 2019.

Le cessazioni nei primi sette mesi sono state 3.949.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+31%) per tutte le tipologie contrattuali. In particolare, si sono avute 347.000 cessazioni di contratti intermittenti (+53%), 323.000 di contratti stagionali (+48%), 127.000 di contratti in apprendistato, 1.482.000 per i contratti a tempo determinato (+30%), 1.079.000 di contratti a tempo indeterminato e 591.000 per i contratti in somministrazione (+26%). Per le cessazioni a tempo indeterminato si tratta, con riferimento ai primi sette mesi dell’anno, del valore più elevato dell’ultimo decennio.

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