Troppo poco per il patronato della CIA-Agricoltori la concretizzazione della rivalutazione delle pensioni, con un’aliquota del 2% su ogni 500 euro di pensione.
Assegni bassi i più penalizzati
“Questa misura così concepita, evocherebbe la filosofia contraria a Robin Hood, favorisce i ricchi e penalizza i poveri”. Con questa battuta amara il presidente del Patronato Inac-Cia, Alessandro Mastrocinque bolla quella che dovrebbe essere la misura più importante contenuta nel nuovo decreto, in via di definizione. “L’aumento indistinto dell’aliquota del 2 per cento”, spiega il presidente di Inac-Cia- per la rivalutazione delle pensioni degli italiani, è solo “fumo agli occhi” per chi come gli ex agricoltori “percepiscono una pensione media che si aggira sui 500 euro. Stiamo parlando di 10 euro lorde sull’assegno”.
Idea positiva restano le difficoltà
Certamente, come patronato Inac-Cia, il tema generale della rivalutazione delle pensioni è accolto in maniera positiva. Si tratta di un atto, sostanzialmente dovuto, “viste le condizioni di difficoltà che stanno attraversando dal punto di vista economica la grande maggioranza dei nostri concittadini anziani”.
Costo della vita e rincari
“Dal nostro osservatorio”, scrive il presidente del Patronato Inac-Cia, “verifichiamo quotidianamente come i rincari generalizzati del costo della vita abbiano gettato milioni di concittadini nel disagio più assoluto”.
Margini di correzione
“Forse immaginare aliquote di rivalutazione modulate, in base all’importo delle pensioni, era la strada più giusta da tenere”, afferma il presidente Mastrocinque, “Confidiamo che ci siano margini per un correttivo di linea. Sostanzialmente”, chiosa il presidente del Patronato Inac-Cia, “tutti quei pensionati che hanno lavorato in agricoltura, nell’artigianato, nel commercio e nell’industria con questa rivalutazione non raggiungeranno neanche l’importo di 650 euro mensili che è il tetto minimo fissato dalla carta sociale europea, come indice di ‘sostenibilità economica vitale”.
Sotto il livello di povertà “Insomma”, conclude il presidente del Patronato Inac-Cia, “questa misura
lascerà centinaia di migliaia di pensionati sotto la soglia di povertà”.