“Mi preoccupa il costo dell’energia. Il suo aumento nell’arco del prossimo anno, rischia di avere un costo superiore all’interno Pnrr. Questo ci dice che il cosiddetto Piano Marshall non è la soluzione a tutti i nostri mali. Dipende da come sapremo sfruttarlo”. Lo dice il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani in un’intervista a La Stampa. “Non è tanto la mole finanziaria – aggiunge – che deve metterci sull’attenti. È il fatto che il Pnrr è un piano integrato, che mette insieme diversi pilastri: digitalizzazione, infrastrutture, transizione ecologica, ricerca, inclusione. È molto più di un grande piano industriale, ed è finanziato in parte a fondo perduto e in parte tramite prestiti. Con un debito attorno al 160% del Pil, l’Italia non può sbagliare”. “Una transizione giusta – aggiunge – deve essere sostenibile sul piano ambientale come su quello sociale”.Per il ministro “va affrontata senza ideologismi” perché “entro il 2030 dobbiamo raddoppiare le nostre fonti rinnovabili, vale a dire che, da quest’anno, dobbiamo decuplicare il numero di nuovi impianti eolici e fotovoltaici installati annualmente”.