“Anche un rifiuto, se ben utilizzato, può diventare uno strumento di solidarietà. Ringrazio i volontari coordinati da suor Rosa, che con il loro impegno hanno ridato vita a materiali destinati altrimenti alla spazzatura, dimostrando con il loro gesto che attraverso il comportamento virtuoso delle persone è possibile tutelare l’ambiente, ridurre in maniera drastica la produzione di rifiuti e trasformarli in altri materiali, a volte utili anche per un gesto di solidarietà”.
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, che oggi a Ripacandida ha partecipato all’evento conclusivo del progetto di economia circolare dal titolo “Il rifiuto torna in vita per salvare la vita” promosso dall’Egrib in collaborazione con la Regione Basilicata. Nel corso della manifestazione Rosa ha consegnato alla presidente dell’Unicef Basilicata Angela Granata il ricavato (circa mille euro) della vendita delle bambole pigotte realizzate nei mesi scorsi da un gruppo di volontari con materiali sottratti alla pattumiera opportunamente igienizzati, lavati e lavorati. Con questi fondi l’Unicef acquisterà 51 kit salvavita che saranno destinati ai bambini bisognosi. “Un piccolo gesto di solidarietà che ha però un altro valore simbolico – ha detto Rosa -.
Attraverso il recupero e la trasformazione di quanto destinato a divenire rifiuto, grazie alla preziosa collaborazione delle Suore Missionarie di Gesù Bambino coordinate da Suor Rosa e dai Volontari del Comune di Ripacandida con la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Ripacandida, si è svolta una magnifica attività di realizzazione di Pigotte, create con materiali di risulta lavorati dalle splendide ‘mani di fata’ del gruppo di volontari ha reso possibile un’azione di grande tutela ambientale e, nello stesso tempo di grandissima solidarietà”. “Per difendere l’ambiente – ha detto l’amministratore unico dell’Egrib Canio Santarsiero – è necessario per noi tutti partire da piccole azioni quotidiane ed attuare comportamenti positivi per il bene della collettività.
Fare la raccolta differenziata, non sprecare cibo, rispettare l’ambiente, riciclare oggetti che potrebbero diventare rifiuti, rispettare gli altri, imparando la solidarietà e la collaborazione: questa è l’arma per difendere il nostro pianeta, per difendere la sopravvivenza dell’uomo e garantire un futuro alle nuove generazioni. Il modo migliore per predire il futuro è costruirlo”. “Con il marchio ‘Ambiente Basilicata’ – ha concluso Rosa – intendiamo caratterizzare l’azione incessante del governo regionale e degli enti preposti, a partire dall’Egrib, per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente in Basilicata. Al centro di questa azione di tutela ambientale ci sono naturalmente anche la corretta gestione, il recupero e il riuso dei rifiuti, che possono migliorare la vita dei cittadini e preservare la salute e l’ambiente”.