Per ora i posti liberi sono 112mila, ne risultano assegnati 38mila ma si conta di arrivare a 80mila nuovi insegnati. Sono le cifre del mondo della scuola, del girone dei docenti che a settembre dovranno prendere posto in cattedra passando però alla verifica dell’obbligo di Green Pass per svolgere lezioni in presenza. L’esperienza consolidata dice che già normalmente prima di definire l’organico si arriverà ad autunno inoltrato, con il Green Pass questo anno 2021-22 sarà particolarmente complesso.
Il piano del Governo
L’Esecutivo tuttavia già si è portato avanti alla ricerca di insegnanti che avranno corsie di assunzioni più snelle con molto meno burocrazia. I docenti che potranno accedere con contratto in aula hanno percorsi diversi, ci sono i precari storici o perché vincitori di vecchie selezioni. Altri seimila, invece, arriveranno dai concorsi sprint previsti dal decreto Sostegni bis. L’impegno del Ministero dell’istruzione si è spinto al punto di indicare sette percorsi diversi per coprire quante più cattedre possibili delle 112.473 autorizzate dal ministero dell’Economia.
Le immissioni
Le operazioni di immissioni in ruolo sono già iniziate la scorsa settimana con più di 38mila nomine. Un record se si pensa che lo scorso anno sono state appena 19mila le cattedre assegnate. Altri insegnanti saranno presi da graduatorie a esaurimento i (Gae) mentre da elenchi di concorsi già fatti entreranno in ruolo circa 25mila insegnanti. Superando il concetto delle 50 assunzioni da concorsi e 50 da graduatorie.
Precari da assumere
Una buona notizia arriva con l’assunzione dei 28mila vincitori del concorso straordinario bandito nel 2019 per medie e superiori e in via di definizione per effetto delle restrizioni della pandemia. Un ingresso ci sarà anche per i 18.500 precari grazie ad una sanatoria, ed avranno un contratto a tempo determinato in tasca. Si tratta di docenti abilitati e specializzati presenti nella prima fascia Gps (Graduatorie provinciali per le supplenze) che abbiano, oltre al titolo, anche almeno tre anni di servizio negli ultimi 10.
A comporre il piano di assunzioni previsto dal Governo ci sono 15mila insegnanti di sostegno, oggetto di una procedura ad hoc che prevede il loro inserimento rapido purché in possesso del titolo di specializzazione entro il 31 luglio. Sommando il tutto si arriva a superare la soglia degli 85 mila insegnanti che permetterebbe già di partire a settembre lezioni in presenza. I sindacati tuttavia prevedono intoppi e quindi la loro stima è al ribasso preferiscono parlare di 70mila posti coperti. Assunzioni e immissioni in ruolo dovrebbero frenare la corsa alle supplenze. Lo scorso anno sono stati chiamati a fare lezioni 200 mila supplenti.
Il nodo Green pass
Rimane il problema del Green Pass e di insegnanti che per varie ragioni non si sono vaccinati. Per loro il percorso è definito perché chi non adempierà, può concordare la sospensione dall’insegnamento (senza stipendio) fino alla fine della pandemia, altrimenti può essere licenziato.