mercoledì, 16 Ottobre, 2024
Sanità

Anelli. Sanità, Osservatorio sulle diseguaglianze regionali

Troppe differenze in sanità tra le Regioni. Per cercare di uniformare l’offerta, servizi e tecnologie arriva la proposta del Presidente della Fnomceo Filippo Anelli. La Federazione degli Ordini dei Medici, chiede

un Osservatorio da istituire presso il Ministero della Salute, che monitori le disuguaglianze in sanità tra le Regioni. “E metta in atto opportuni correttivi, con interventi a livello normativo, per calmierarle”.

 

DISPARITA’ INACCETTABILI

L’iniziativa nasce dai risultati del quarto Report dell’associazione Salutequità, frutto di un’elaborazione del Rapporto 2021 sul Coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti. “Mostra”, rileva Anelli, “una situazione drammatica, con una drastica riduzione, nel 2020 dei ricoveri, urgenti o meno, degli interventi chirurgici, delle terapie, delle visite ambulatoriali. Queste ultime sono state addirittura 400mila in meno al giorno rispetto al 2019. Eppure, nonostante la forte riduzione delle prestazioni erogate, circa il 67% delle risorse stanziate nel 2020 per il loro recupero non sono state spese dalle Regioni. E grandi sono, ancora una volta, le differenze lungo la penisola: l’accantonamento delle risorse è stato infatti di circa il 96% nelle Regioni meridionali e insulari, di circa il 54% al Nord e del 45% al Centro”.

Per la Federazione il tema della “salute diseguale”, è problema che da sempre affligge il Paese. Con la pandemia la situazione di difficoltà è emersa in modo evidente.

 

MONITORARE E DARE CONSIGLI

“Il Covid è arrivato su un terreno già disomogeneo e ha aperto varchi, scavato solchi, che rischiano di diventare voragini capaci di inghiottire i diritti civili, garantiti dalla nostra Costituzione”, osserva ancora Anelli,. L’unico modo per recuperare secondo la Federazione dei medici è superare le differenze ingiustificate tra i diversi sistemi regionali, creando un sistema sanitario più equo, salvaguardando il servizio sanitario nazionale pubblico e universalistico.

“È arrivato il momento di riflettere su un ruolo più forte e centrale del Ministero della Salute: auspichiamo una modifica di legge che rafforzi le sue capacità di intervento, aumenti le disponibilità economiche e le sue funzioni al fine di colmare le diseguaglianze”, conclude Anelli, “Primo, importante passo può essere l’istituzionalizzazione di un Osservatorio, incardinato all’interno del Ministero della Salute, sulle disuguaglianze in sanità. Un organismo con funzioni non solo di monitoraggio, ma anche consultive, che proponga interventi normativi per riportare all’unità, all’universalità e all’uguaglianza il nostro Servizio Sanitario Nazionale”.

 

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