mercoledì, 24 Aprile, 2024
Giovani

Con Don Mazzi nasce Ser.Co.re, 100 realtà insieme contro il disagio

Oggi a Milano nel Parco Lambro presso Fondazione Exodus Onlus, tenuta a Battesimo da Don Antonio Mazzi e Don Chino Pezzoli, è nata Ser.Co.re che si candida ad essere la realtà di riferimento di numerosi servizi lombardi che si occupano di educazione, servizi sociosanitari, prevenzione e inserimento lavorativo. “Propongo tre esperienze – apre don Antonio Mazzi, presidente di Fondazione Exodus Onlus – La prima, vivere insieme una ‘Giornata di Deserto’, per riflettere sul grande tema dell’educazione, nostra e degli altri. La seconda, realizzare una Conferenza Regionale. La terza, al di là del tema del disagio con cui noi lavoriamo da anni tutti i giorni, vorrei mettere al centro il tema dell’Adolescenza, creando la prima Accademia dell’Adolescenza”.

La nuova Associazione rappresenta oltre 100 realtà lombarde legate ai servizi per le dipendenze/droga, salute mentale, comunità adolescenti e cooperative sociali di lavoro di Milano, Varese, Brescia, Sondrio, Monza, Pavia, Bergamo, Lodi.

“I fatti con i quali ogni giorno la quotidianità ci sfida e che riconosciamo sui giornali e in televisione, ci hanno imposto la costituzione di questa nuova realtà a cui hanno già aderito più di un centinaio di servizi presenti sul territorio lombardo – afferma, Pietro Maria Farneti, presidente delle neo nata Associazione -. Priorità assoluta è riportare al centro del lavoro di tutti, istituzioni pubbliche e società civile le difficoltà che le nuove generazioni ci mettono davanti agli occhi”. Tra gli enti firmatari, i fondatori sono: Cooperativa Sociale Promozione Umana, Fondazione Eris Onlus, Comunità Fraternità Soc.cop.soc, Fondazione Exodus Onlus, Cooperativa Sociale Casa Del Giovane, Coop La Centralina, Associazione Onlus la Centralina, Cooperativa Pandora Onlus, Cooperativa alle Cascine, Cooperativa 4Exodus, Associazione Movimento No Slot, Associazione Semi di Melo, Associazione Kyros.

Don Chino Pezzoli, Presidente di Promozione Umana continua: “Ci vuole coraggio per andare avanti in questo momento storico, perché ormai nessuno parla più di tossicodipendenti, di disagio dei più poveri. E avere coraggio vuol dire essere uniti. Il coraggio sta anche nel dare speranza ai nostri ragazzi e noi che siamo fondatori di questa speranza, andiamo avanti insieme, sapendo che non facciamo miracoli, ma siamo presenti davanti a questa povertà educativa”.

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