Sul ritorno al 100 per cento in aula in presenza nelle zone gialle e arancioni “ero in disaccordo, non per la scuola in se, ma per i trasporti. In settimana incontreremo il governo per vedere gli orari di apertura e chiusura delle scuole perché così non va bene”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia e neo presidente della Conferenza delle Regioni.
Sui trasporti “con le dotazioni attuali non siamo in grado di dare risposta ad un’utenza riportata al 100% – prosegue Fedriga -. E’ chiaro che, non potendo intervenire più di tanto su questo fronte, sia necessario agire sullo scaglionamento degli orari di ingresso e uscita dalle scuole”. E aggiunge: “Secondo me, con l’apertura al 50% ci si era già spinti ad un buon punto. Era stato raggiunto un buon equilibrio, un compromesso che consentiva di lanciare anche un segnale importante ad un settore delicato come la scuola”.
Riguardo alle altre aperture, per il presidente della Conferenza delle Regioni “è stato fatto un passo avanti importante, anticipando la possibilità di utilizzare gli spazi esterni. E’ chiaro che siamo in una situazione transitoria”. E propone: “Le palestre andrebbero riaperte, almeno le lezioni individuali.
Altrimenti, si finisce con l’incentivare soluzioni (ci si iscrive all’attività agonistica e si possono utilizzare) che superano i limiti posti. Ma così si ingenera confusione e sfiducia”. E a chi chiede di allentare il coprifuoco, Fedriga risponde: “E’ solo questione di un paio di settimane”.