venerdì, 29 Marzo, 2024
Società

La Discussione si rinnova. Ad majora! 

L’assemblea ordinaria dei soci de La Discussione s.r.l. il 16 novembre ha nominato il nuovo Comitato Editoriale della testata nelle persone di Anna La Rosa, Tommaso Marvasi, Giuseppe Mazzei, Elena Paola Ruo, Federico Tedeschini. 

In sede di prima adunanza il Comitato ha eletto all’unanimità Direttore Editoriale della testata Anna La Rosa.

Tutti i membri eletti, condiviso il Regolamento del Comitato che con delibera del 19 novembre è stato integrato nello Statuto della società, hanno accettato gli incarichi conferiti manifestando disponibilità ed impegno alla Direzione dell’editrice i cui soci ne deliberano la nomina.

Le proposte sono state valutate e deliberate “avuto riguardo ai requisiti di professionalità e onorabilità” e “alla circostanza che tutti i membri del Comitato assumano come valore la condivisione del sapere e il rispetto della competenza”.

Con piacere ho dunque accolto l’invito del Comitato a darne notizia ed a parlare dei cambiamenti focalizzando l’attenzione sulle ragioni delle scelte intervenute.  

I profili professionali chiamati alla collaborazione ci raccontano che la testata ha inteso ampliare la partecipazione a componenti differenziate per esperienza, conoscenza e specializzazione. 

Al contempo, la prevalenza e l’importanza della componente giornalistica viene rafforzata dall’affidamento della direzione editoriale ad Anna e dalla presenza, impegnata e costante, di Giuseppe e di alcuni qualificati ed appassionati redattori in corso di individuazione che una necessaria sana e prudente gestione consentirà di fare salire a bordo.  

Una direzione dunque che ci conferma sin da subito che gli interessi prevalenti della testata non sono mutati e in quest’ottica, ferme le relative abilitazioni, la testata intende seguire di presenza i lavori parlamentari. 

Le scelte attuate intendono appunto migliorare la qualità dello sviluppo di tali interessi, attraverso il coinvolgimento di alcuni civil society stakeholders in rappresentanza del contesto nazionale attuale; che indubitabilmente lo richiede ed è quanto mai opportuno che sia ascoltato.  

Questa dunque la principale ragione per la quale è stata aperta la porta ad esperienze intellettuali e manageriali non di matrice esclusivamente giornalistica  che parteciperanno all’analisi, al commento e al confronto, insomma alla discussione. 

Dall’angolo scelto la vista è ampia e il pallone può essere calciato in modo propositivo e costruttivo; tale deve essere in un momento in cui i modelli previsionali, strategici e organizzativi che regolano il funzionamento del paese richiedono di essere con urgenza raffinati, avuto primario riguardo al sociale e all’ambiente senza tuttavia perdere di vista l’economia, l’imprenditoria e la finanza. E l’etica, alla quale dobbiamo tutti quotidianamente richiamarci. 

L’auspicio è che le scelte attuate siano fonte di riflessione anche per coloro i quali, avendone la qualifica, possibilità, gli strumenti e il tempo, seppur limitato da diversi impegni, potrebbero utilmente considerare di portare il loro aiuto e contributo.   

Limitarsi a commentare cosa si sarebbe potuto fare di meglio nell’interesse della collettività non è sufficiente a cambiare le cose; troppo spesso il punto è oggetto di un dibattito che ritorna a capo senza un nulla di concretamente fatto. 

Si consideri in tale riflessione che La Discussione è un ottimo tavolo per condividere, discutere, elaborare e costruire. 

Un tavolo aperto, indipendente e sociale per nascita, natura, storia e tradizione che  intrattiene relazioni con associazioni nazionali e regionali, categorie produttive, enti pubblici e istituzionali, tutela il valore della conoscenza e dichiara di rispettare le competenze. 

Insomma un buon strumento per creare valore sociale.     

Torniamo tutti a pensare, a proporre, a collaborare nell’interesse della collettività, del sociale e dell’ambiente. 

Un invito aperto a tutti, come la porta della testata. 

Ai giovani in particolare, talvolta geniali, che rappresentano il loro e il nostro futuro.

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